a Merlara

Trovato nel fiume Fratta 35enne senza vita, è giallo: una rapina finita male?

La vittima è Abdellah Aboulaala. I familiari non credono all'ipotesi di una tragica fatalità

Trovato nel fiume Fratta 35enne senza vita, è giallo: una rapina finita male?
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Potrebbe non trattarsi di una semplice disgrazia: è questa la convinzione dei familiari di Abdellah Aboulaala, il 35enne ritrovato senza vita nelle acque del fiume Fratta, a Merlara, in provincia di Padova. Il sospetto è che la morte del 35enne sia da ricondurre a una rapina finita in tragedia, ipotesi avanzata con forza dal fratello Abdelilah, che esclude categoricamente il suicidio o un incidente. A sostegno di questa tesi, alcuni dettagli ritenuti anomali, come il portafoglio vuoto, nonostante la vittima fosse solita portare con sé denaro contante.

Trovato nel fiume Fratta 35enne senza vita

A dare l’allarme, nel tardo pomeriggio di giovedì 12 giugno 2025, è stato un passante che ha notato una bicicletta, una bottiglia di birra ancora fresca e un marsupio con effetti personali abbandonati sulla riva del fiume.

Non vedendo nessuno nei paraggi, ha contattato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Este e diverse squadre dei vigili del fuoco. Le ricerche sono proseguite per ore, illuminate a giorno dai soccorritori, fino al recupero del corpo nel cuore della notte da parte dei sommozzatori.

Il cadavere, ritrovato a circa quindici metri dal presunto punto di ingresso in acqua, non presentava segni evidenti di violenza, ma alcuni segni sulla testa sono stati osservati dai familiari, che ritengono possano essere il risultato di una colluttazione o comunque di un'aggressione, anziché semplici lesioni da permanenza in acqua.

E' giallo: una rapina finita male?

Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, l’ipotesi più probabile sarebbe una caduta accidentale: Abdellah, rientrato dal lavoro, si sarebbe recato sulla riva per rilassarsi, indossando abiti leggeri e ciabatte. Forse scivolato o sorpreso da un malore, sarebbe stato trascinato via dalla corrente, particolarmente forte in quel tratto del fiume, nei pressi di una piccola diga che crea un vortice.

Tuttavia, la famiglia resta ferma nel rifiutare la spiegazione della fatalità. L’ipotesi di una rapina o di una spinta volontaria in acqua resta, per i parenti, la pista più credibile.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Rovigo e affidate ai carabinieri di Casale di Scodosia. Non è ancora stato reso noto se verrà eseguita l’autopsia; la salma si trova presso l’obitorio dell’ospedale di Schiavonia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Si attende anche l’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona, che potrebbero fornire elementi utili alla ricostruzione.

Abdellah Aboulaala era noto e stimato nella comunità. Arrivato in Italia venticinque anni fa, viveva a Merlara con i genitori e gestiva con successo un’impresa edile con sede a Montagnana. Era appassionato di sport, in particolare corsa e pugilato, e partecipava regolarmente a gare podistiche anche fuori regione. Numerosi messaggi di cordoglio sono arrivati dal mondo dello sport e dalla comunità marocchina.

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