Trovato morto nella piscina dell'hotel abbandonato: il giallo di Abano Terme
Maggiori riscontri arriveranno dall'esame autoptico e da quelli tossicologici disposti sul corpo del 37enne. Gesto volontario o tragica fatalità?
Giallo ad Abano Terme per la tragica fine di Marco Bernardini, 37 anni, trovato cadavere nella piscina dell'hotel abbandonato.
Trovato morto nella piscina dell'hotel abbandonato
Resta un mistero al momento la tragica fine del 37enne Marco Bernardini, trovato morto all'interno dell'hotel Firenze (in disuso da tempo) di Abano Terme, in via Flacco, città dove l'imprenditore abitava e di cui era originario.
Il suo cadavere è stato trovato nella piscina dell'albergo e solo nelle prossime ore, con l'esito dell'autopsia e degli esami tossicologici sul corpo disposti dalla Procura di Padova, si potranno avere maggiori riscontri sul perché sia finito lì dentro e sulle reali cause di un decesso che ha tutti i contorni del giallo.
Le ipotesi sul tavolo
Due le ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti: il suicidio oppure un tragico incidente legato a un possibile stato di alterazione del 37enne. Sembra invece esclusa al momento la pista del delitto.
L'ultima volta in cui i genitori hanno sentito Marco è stata venerdì scorso, tramite WhatsApp. Poi il silenzio. E' sulle ore che hanno preceduto il ritrovamento del cadavere nella piscina dell'hotel abbandonato, avvenuto lunedì scorso, che si stanno concentrando le indagini: sembra che il 37enne la sera prima abbia dormito in un'altra struttura ricettiva di Abano. Un fatto insolito, visto che l'uomo abitava poco distante da dove poi è stato trovato morto.
Marco lavorava in una società, la You Smt, che aveva aperto lui stesso circa un anno fa, collegata alla Publicober Smt, l'azienda di famiglia che vende prodotti usati per l’industria elettronica. Si ero staccato e specializzato nella parte commerciale.
L'ingresso nell'hotel abbandonato e quel misterioso tonfo
Il 37enne, secondo il racconto di alcuni testimoni che lo avrebbero visto e sentito in condizioni psicofisiche molto alterate, sarebbe entrato nell'albergo Firenze già venerdì sera. A riprendere il suo ingresso nella struttura abbandonata sarebbe stata anche una telecamera di sorveglianza installata nella zona. La notte stessa, tra venerdì e sabato, i residenti sentono un rumore forte e indefinito, simile a un tonfo. Allertano i Carabinieri che, fatta una veloce perlustrazione all'esterno dell'albergo, non trovando nulla di anomalo, se ne vanno.
Lunedì mattina però, i genitori di Marco, non avendo più sue notizie da due giorni, ne denunciano la scomparsa. Partono le ricerche ma poco dopo arriva una telefonata: "C'è un cadavere nella piscina dell'hotel Firenze". E' il custode della struttura a fare la macabra scoperta e ad allertare i militari. Nella vasca circa un metro e mezzo d'acqua. Sul cadavere, in mutande, non vengono trovati segni di violenza. Ma c'è un'evidente abrasione sul fianco: frutto di una caduta improvvisa? Poco distante i vestiti, il cellulare e il portafoglio del 37enne, che viene subito identificato.
Inevitabile chiedersi: si è trattato di un gesto volontario o di una tragica fatalità, magari favorita dall'utilizzo di qualche sostanza che avrebbe stordito Marco a tal punto da farlo cadere e morire nella piscina? Domande a cui gli investigatori sperano di poter presto dare una risposta.