Trasforma il suo garage in un deposito di hashish e cocaina
Teneva ben separata la vita privata nel veneziano dal posto di lavoro che aveva perfettamente organizzato a Padova

Aveva trasformato in dispensario il box di cui disponeva all'Arcella per stivarci, niente po' po' di meno che 6 chili di hashish e 250 grammi di cocaina, mentre 2.500 euro li teneva in altra cassa, forse per il resto?
E brava la Squadra mobile
Nella sua attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, la sera 12 giugno, la Squadra Mobile - che ci ha comunicato la cosa solo oggi - ha arrestato un 40enne tunisino che nel corso della giornata, vedeva fare tappa con insolita frequenza in un garage dell'Arcella.
I poliziotti sono partiti da lontano e dapprima gli hanno hanno sequestrato il motorino a bordo del quale quello, che non risiedeva in zona ma in provincia di Venezia, faceva la spola con pause di pochi minuti al citato garage e dopo specifici servizi di pedinamento e appostamento, il 12 giugno, appunto, lo hanno bloccato all'interno del “deposito” di cui aveva la disponibilità.
E' lì, come anticipato, che sono stati trovati circa 5 chili di hashish divisa in panetti e 200 grammi di cocaina. All’interno dello zainetto con cui viaggiava a bordo dello scooter, invece, aveva 5 dosi di cocaina per un peso complessivo di 6 grammi. Tutto è stato posto sotto sequestro penale.
Dall'ingrosso al dettaglio
Se uno ha un deposito, avranno pensato gli Agenti, vuoi vedere che la spola la fa tra qui e un qualche laboratorio?
Ed infatti, dagli accertamenti che ne sono immediatamente seguiti, è stata individuata una stanza subaffittata irregolarmente in altro appartamento della città, dove il nordafricano, industrioso anziché no, pesava, confezionava e svolgeva tutte le attività preparatorie necessarie al successivo spaccio delle sostanze stupefacenti. Qui sono stati trovati e sequestrati bilancini di precisione, guanti e materiale per il confezionamento.
Dopo il lavoro? Come tutti rientrava a casa
I poliziotti a quel punto non potevano fare a meno di dare un'occhiata all’abitazione in provincia di Venezia dove lo spacciatore non dava, invece, nell'occhio, e sia pur nullafacente, teneva 2.500 euro dei quali non ha fornito alcuna indicazione sulla provenienza, con la conseguenza che gli sono stati sequestrati anche quelli.
Confortante epilogo di giustizia
L’uomo, condotto in Questura ha confermato i sospetti per via dei quali gli Agenti avevano cominciato a seguirlo ed è risultato un noto pregiudicato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con anche un precedente specifico.
Scooter, zainetto, il box dell'Arcella erano i fattori della produzione della redditizia impresa che sono valsi al tunisino la sicurezza di una camera alla Casa Circondariale di Padova, così come già convalidata mentre le indagini procedono sui destinatari della stupefacente produzione.