Polizia di Stato

Traffico e spaccio di eroina a Padova, tre arresti

Presi un 50enne italiano e due nigeriani nel fine settimana. In carcere sempre per droga anche un altro 34enne nigeriano.

Traffico e spaccio di eroina a Padova, tre arresti
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Arresti e sequestri legati al traffico e spaccio in città di eroina, a finire in carcere un italiano e due nigeriani.

Traffico e spaccio di eroina a Padova, tre arresti

Nel corso del fine settimana, personale della Polizia di Stato della Questura (Squadra Mobile) ha messo a segno due distinte operazioni che hanno condotto all’arresto di tre uomini responsabili di detenzione ai fini di vendita e spaccio di eroina.

Il primo ad essere individuato ed arrestato dagli uomini della Mobile quotidianamente impegnati nel contrasto alla Criminalità Diffusa è stato il pregiudicato Giuseppe Abbate di 50 anni.

Già lo scorso 23 febbraio, nel corso di un analogo servizio svolto in via Dignano i poliziotti avevano controllato e perquisito il predetto soggetto dopo averlo notato avvicinarsi ad veicolo occupato da due donne, per ricevere da una delle due alcune banconote consegnando al contempo un involucro (successivamente risultato contenere dell’eroina). Il pusher in quella circostanza veniva bloccato, trovato in possesso di ulteriori quattro dosi di eroina e per questo arrestato. Quindi, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, l’uomo veniva ristretto presso la sua abitazione.

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Sabato, gli stessi agenti, appostatisi lungo la medesima via Dignano hanno nuovamente notato l’Abbate incontrarsi e parlare con fare sospetto con un altro potenziale acquirente. Riconosciuto il soggetto, i poliziotti ne hanno osservato per alcuni minuti i movimenti vedendolo poco dopo cedere una bustina e ricevere in cambio del denaro; intuita l’illecita cessione di droga, hanno quindi bloccato entrambi i soggetti, così accertando che all’interno della bustina vi era proprio una dose di eroina.

Recatisi presso l’abitazione del pusher, con l’ausilio di un’unità cinofila, gli agenti hanno rinvenuto oltre 40 dosi ulteriori di eroina, identiche a quella poco prima sequestrata. Sempre in casa dell’italiano è stato trovato materiale di confezionamento pronto per la produzione di altre dosi da vendere nei prossimi giorni. Appurato che quella avvenuta non era una cessione estemporanea, bensì parte di una più strutturata attività illecita, l’Abbate è stato nuovamente tratto in arrestato e, questa volta, condotto in carcere.

Gli altri due arresti

Ad essere tratti in arresto e condotti anche loro in carcere sono stati pure i cittadini nigeriani OKAFOR John David, di anni 35, ed OKOSUN Sylvanus di anni 31, entrambi pluripregiudicati e condannati per reati in materia di stupefacenti.

Ad operare, stavolta, è stato un altro equipaggio della Sezione Antidroga della Squadra Mobile. A seguito di alcuni servizi di appostamento ed osservazione effettuati in Via Eulero, gli agenti procedevano inizialmente al controllo dell’OKAFOR John David, già noto per i suoi precedenti e poco prima notato in atteggiamento sospetto. Da subito costui opponeva strenua resistenza, allo scopo evidente di sottrarsi ad una eventuale ispezione e perquisizione, urlando al contempo, come a voler attirare l’attenzione su di sé.

Essendo nota l’abitazione del medesimo, posta a breve distanza nella stessa via, i poliziotti hanno proceduto ad un controllo anche di quest’ultima dimora, cui accedevano mediante le chiavi in possesso dell’uomo. In casa venivano identificate due sue connazionali (entrambe prive di precedenti) e l’OKOSUN Sylvanus. Alla vista degli agenti, quest’ultimo soggetto si precipitava a prelevare un piattino poggiato sopra ad un tavolino gettandone il contenuto all’interno del lavello della cucina – recuperatane una parte, si accertava trattarsi di sostanza stupefacente del tipo eroina. L’OKOSUN tentava a quel punto di sottrarsi al controllo dandosi alla fuga. Inseguito e raggiunto dagli agenti, principiava una colluttazione con essi, che terminava lungo le scale di accesso all’abitazione, allorché veniva definitivamente immobilizzato e reso inoffensivo.

Nell’occorso uno degli agenti riportava una distorsione giudicata guaribile in 6 giorni. All’esito della perquisizione, all’interno della camera occupata da OKAFOR John David venivano rinvenuti e sequestrati: due involucri contenenti ulteriori 20 gr. circa di eroina, otto involucri dalla forma ovoidale già aperti e vuoti, un bilancino, molteplici ritagli di nylon ed un frullatore intriso della stessa sostanza stupefacente (utilizzato per lavorare e confezionare la sostanza, allestendo così una sorta di mini-raffineria).

All’esito dell’attività i due stranieri sono stati tratti in arresto e successivamente associati presso la Casa Circondariale di Verona, rimanendovi a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Padova in attesa dell’udienza di convalida. Il solo OKOSUN Sylvanus è stato tratto in arresto anche per resistenza a pubblico ufficiale.

In carcere anche un 34enne nigeriano

Sabato pomeriggio infine, una pattuglia della Sezione Volanti ha arrestato Okoro Denis, nato il 12.06.1987 in Nigeria per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

Nel corso di un dedicato servizio di controllo del territorio in zona Madonna Pellegrina, la Volante stava transitando in via Tre Garofani quando ha notato uno straniero in sella a una bici che, alla vista della pattuglia, ha abbandonato il mezzo tentando di nascondersi nei pressi di un condominio.

Gli agenti, senza perderlo di vista, l’hanno rintracciato e sorpreso mentre stava nascondendo un involucro negli slip con 68,85 grammi di marijuana. Sottoposto a perquisizione, l’uomo è stato trovato anche in possesso di 185 euro, provento dell’attività di spaccio.

Accompagnato in Questura, il 34enne pregiudicato è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Verona Montorio.

 

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