Tre pluripregiudicati sono stati arrestati dalla Polizia di Padova dopo aver provato a rubare un orologio da 80mila euro.
Tentano di rubare un orologio da 80mila euro
Il loro obiettivo era un orologio di un imprenditore padovano 46enne che, uscendo dall’ufficio in pausa pranzo lungo Largo Europa, è stato aggredito da due sconosciuti. In particolare, mentre si dirigeva verso un bar per pranzare, una moto di grossa cilindrata gli ha tagliato la strada e lo ha costretto a fermarsi.
In sella alla motocicletta c’erano due individui, uno dei quali è sceso per farsi consegnare il gioiello mentre l’altro sgasava per mascherare le urla del malcapitato. Di fatto, il 46enne è stato colpito molte volte nel tentativo di rubargli l’orologio di marca dal valore di 80mila euro.
Tuttavia, il loro piano non è andato come previsto, dato che alcuni passanti hanno assistito all’aggressione. Cosicché hanno deciso di abbandonare per strada l’imprenditore e si sono diretti verso il casello di Padova Ovest, dove li attendeva un terzo complice a bordo di una macchina noleggiata.
Nel frattempo, la vittima è stata soccorsa e accompagnata in ospedale, dove gli hanno diagnosticato una costola rotta e diverse contusioni.
La cattura
Una volta informati, la Polizia di Padova e quella bolognese, che stavano indagando su un furto simile avvenuto il giorno precedente, sono intervenuti per fermarli. Alla vista degli Agenti, però, i tre malviventi hanno tentato la fuga. Due di loro sono stati bloccati al casello di Padova Ovest, mentre il terzo è riuscito a raggiungere Via Sacro Cuore.
Subito dopo sono stati accompagnati in Questura per essere identificati e poi perquisiti, inclusa la macchina nella quale hanno poi rinvenuti gli 8 orologi rubati il giorno prima a Bologna, mentre altri due erano al polso di due di loro. Inoltre, nel bagagliaio c’era anche una targa falsa per coprire quella originale della moto mentre malmenavano il 46enne. I poliziotti hanno sequestrato la macchina noleggiata e tutto quello che c’era al suo interno, oltre alla motocicletta.
I tre rapinatori
I tre soggetti sono tutti napoletani, rispettivamente di 47, 48 e 66 ani con numerosi precedenti contro il patrimonio, soprattutto per quanto riguarda furti e rapine portate a termine con la stessa tecnica.
In particolare, il 47enne stava scontando gli arresti domiciliari per non essersi fermato all’alt di una pattuglia, scatenando un inseguimento fino al suo schianto e alla conseguente cattura. Inoltre, nel 2012 fu arrestato in Olanda, successivamente estradato in Italia, per una rapina ai danni di un gioielliere. In quell’occasione, assieme a un complice di Savona, era riuscito a rubare una valigetta contenente gioielli dal valore di 250mila euro.
Anche il 48enne avrebbe dovuto trovarsi ai domiciliari per una condanna del 2021, scaturita dal furto di un’opera d’arte dalla Basilica di San Domenico a Napoli. Inoltre, lo stesso anno ha portato a segno un colpo contro un rappresentante orafo di Pesaro: mentre il rappresentate saliva in macchina, lui si è avvicinato a bordo della sua moto, per poi strappargli la borsa che conteneva 30mila euro di campioni e scappare.
Il 66enne ha la fedina penale che inizia nel 1980 e culmina con la condanna a 5 anni di carcere nel 2011, per aver derubato un rappresentate orafo di Bologna di campioni dal valore di 150mila euro. Per di più, nel 2005 il GIP di Firenze ha emesso una misura cautelare poiché sospettato di appartenere a un’associazione atta a delinquere.
I tre rapinatori sono stati denunciati per la ricettazione degli orologi rubati a Bologna il giorno precedente e per la tentata rapina al 46enne padovano. Inoltre, il 47enne e il 48enne sono stati denunciati per evasione. Per di più, uno dei due era in possesso di un documento falso e perciò è stato denunciato anche per questo.
In attesa della convalida dell’arresto, i tre rapinatori sono stati trattenuti nella Casa Circondariale di Padova.