"Suo figlio ha provocato un incidente, deve pagare la cauzione", finto avvocato truffa anziana e gli ruba 8mila euro
Arrestato dai Carabinieri di Este un 40enne italiano residente a Napoli, che ha colpito anche a Rovigo, prima che scappasse a bordo di un'utilitaria grigia
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Un cittadino italiano è stato arrestato dai Carabinieri di Este poiché ritenuto responsabile di due truffe avvenute nella giornata di lunedì 10 febbraio 2025 (in copertina: immagine di repertorio).
Finto avvocato e la truffa per 8mila euro
I Carabinieri della Compagnia di Este, verso l'ora di pranzo di lunedì, hanno ricevuto diverse segnalazioni che riportavano delle chiamate sospette da parte dei "carabinieri". L'operatore della Centrale è riuscito a rintracciarle, scoprendo che i truffatori volevano colpire nella zona di Solesino-Stanghella. Grazie al coordinamento di personale del NORM, Nucleo Operativo Radiomobile, tutte le pattuglie disponibili sono intervenute, pronte a bloccare le strade principali in caso di necessità.
Quando la Centrale Operativa ha diramato l'allerta per una truffa avvenuta ai danni di un'anziana di Solesino, i militari sono potuti intervenire. Di fatto, la signora aveva riportato che il "finto avvocato" era salito su un'utilitaria grigia, permettendo così l'individuazione del truffatore.
Infatti, i Carabinieri sono intervenuti bloccando la vettura in pochi minuti. Al volante c'era un cittadino italiano di Napoli, 40enne, che non è riuscito a dare una motivazione plausibile sul perché si trovasse nella bassa padovana. Allora, insospettiti, lo hanno perquisito insieme al veicolo, rinvenendo così 8.000 euro in contanti nascosti nei suoi pantaloni. La somma corrispondeva esattamente alla cifra pagata all'"avvocato" dalla donna per la "cauzione" del figlio.
Il finto avvocato e la truffa nella stessa mattinata
Il sospettato aveva con sé altri 600 euro in contanti e gioielli, insospettendo così i Carabinieri che fosse avvenuta un'altra truffa. Come poi hanno confermato, la signora di Solesino non era stata l'unica vittima della giornata, infatti, un'altra anziana di Rovigo era stata ingannata. Questa volta la truffa era ancora più elaborata, poiché la figlia della signora conviveva con lei. Per risolvere il problema, facendola allontanare da casa, hanno inscenato una telefonata da parte della caserma dei Carabinieri in cui le hanno detto che doveva recarsi per ritirare degli atti urgenti.
La donna è stata al telefono costantemente per oltre 40 minuti, lasciando la madre da sola in casa. Nel mentre infatti, è intervenuto il "finto avvocato" che ha convinto la signora a consegnargli: contanti, un anello, una collana, un bracciale ed un paio di orecchini; il tutto in oro.
Entrambe le signore, dopo aver capito di essere state raggirate, sono state entusiaste nel ricevere la chiamata dai veri Carabinieri, in cui le informavano di aver recuperato la merce ed il denaro sottratto. Invece, il quarantenne è stata dichiarato in arresto e trattenuto dal Comando Compagnia di Este, in attesa di giudizio. La Procura della Repubblica di Rovigo ha richiesto, con esito positivo, dal Giudice la convalida dell'arresto e l'emissione della misura cautelare dell'obbligo di dimora a Napoli.
Il commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia:
"Un sentito ringraziamento ai Carabinieri di Este per l’operazione esemplare che ha portato all’arresto di un truffatore specializzato nei raggiri agli anziani. Il tempestivo intervento dei militari, reso possibile anche grazie alle numerose segnalazioni dei cittadini al 112, ha permesso di fermare il malvivente mentre tentava di allontanarsi con il bottino, ben 8.000 euro in contanti e diversi monili d’oro, sottratti con l’inganno a una persona anziana di Solesino. Un’azione che dimostra grande professionalità e che merita il plauso di tutta la comunità veneta”.
Ha poi proseguito dichiarando:
"Quella delle truffe agli anziani è una piaga odiosa, che colpisce i più fragili e indifesi, sfruttando la loro buona fede e spesso la loro solitudine. Episodi come questo, avvenuto tra il Padovano e il Rodigino, dimostrano che la sicurezza passa non solo dal lavoro straordinario delle Forze dell’ordine, ma anche dalla collaborazione dei cittadini. Ogni segnalazione può fare la differenza: invito tutti, dai familiari ai vicini di casa, a essere sentinelle della legalità, a prestare attenzione a chi si trova in situazioni di vulnerabilità e a non esitare a chiamare le autorità di fronte a movimenti sospetti. Nessuno deve sentirsi solo di fronte a questi delinquenti”.
“Questa operazione - conclude il Presidente - ci dimostra che il Veneto non abbassa la guardia e che chi si rende responsabile di questi atti vili sarà perseguito con fermezza. Continueremo a lavorare per tutelare i nostri cittadini e per rafforzare quella rete di sicurezza e solidarietà che deve essere il vero antidoto contro queste truffe”.