Statua di Aldo Moro imbrattata a Padova, indagati tre membri dell'ex centro sociale Gramigna
Si tratta di due uomini e una donna. Tra le accuse: distruzione, uso illecito di beni culturali o paesaggistici, vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate in concorso tra loro
La Polizia di Padova ha identificato i tre presunti responsabili di alcune scritte e imbrattamenti avvenuti lo scorso gennaio 2024, quando è stata colpita anche la statua di Aldo Moro. Ad essere indagati due uomini e una donna appartenenti all'ex centro sociale Gramigna.
Statua di Aldo Moro imbrattata a Padova, indagati in tre
Vernice rossa, contro Israele e in sostegno all'intifada, sul volto della statua dedicata ad Aldo Moro e a coprire il nome dei cinque agenti della sua scorta uccisi.
E' successo lo scorso 26 gennaio 2024 a Padova, sul muro e nei dintorni del Centro culturale San Gaetano, dove di lì a poco si sarebbe svolta la cerimonia celebrativa della Giornata della Memoria.
Al fine di identificare i colpevoli, le indagini della questura di Padova hanno portato ad una serie di perquisizioni personali e locali delegate dalla Procura a carico di tre persone appartenenti al Centro sociale Elevante, ex Gramigna e alla stessa sede del movimento:si tratta di due uomini e una donna.
Tra le accuse, uso illecito di beni culturali e vilipendio della Repubblica
L'accusa è di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate in concorso tra loro.
Gli indagati si trovano ora in stato di libertà. Nei loro confronti sono state disposte le perquisizioni locali e personali estese anche alla sede del circolo.
Gli agenti della questura stanno ora verificando se i presunti responsabili possono essere gli stessi autori di analoghe scritte comparse recentemente a Padova.
Vandalizzata anche la tomba di Berlinguer a Roma
La statua di Aldo Moro non è l'unica opera presa di mira. Scendendo verso Roma, infatti, nel mirino di alcuni vandali è finita la tomba di Enrico Berlinguer che giace al cimitero Flaminio, a Prima Porta.
Alcuni ignoti hanno distrutto le piante che si trovano sulla lapide dove riposano le spoglie dello storico segretario del Partito Comunista Italiano.
A denunciare l'accaduto la figlia e giornalista Bianca Berlinguer sul suo profilo Instagram.
"Nei quarant’anni dalla morte di papà la sua tomba è sempre stata piena di fiori portati da tante persone che si sono fermate per un pensiero e un omaggio. E questo è sempre stato per noi figli un grande conforto. Nell’ultimo mese la tomba è stata per due volte vandalizzata da qualcuno (una o più persone): vasi distrutti, fiori buttati e aiuole calpestate. Un atto vigliacco e ignobile."
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