Polizia di Stato

Sparatoria e minacce con coltello per il controllo dello spaccio a Brusegana, fermati due tunisini

Fermati un 32enne, irregolare sul territorio italiano, e un 22enne, richiedente asilo. Entrambi nullafacenti e con precedenti specifici per droga.

Sparatoria e minacce con coltello per il controllo dello spaccio a Brusegana, fermati due tunisini
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La Polizia di Stato ha identificato e fermato i due autori dell’aggressione avvenuta lo scorso 20 giugno 2025 a Brusegana, quartiere alla periferia di Padova, dove un uomo è stato minacciato con coltello e colpi di pistola (a salve) in pieno giorno, davanti a un supermercato. Il motivo dello scontro: il controllo della piazza di spaccio nella zona.

I due fermati sono un 32enne tunisino, irregolare sul territorio italiano, e un 22enne connazionale, richiedente asilo. Entrambi nullafacenti e con precedenti specifici per droga.

Sparatoria e minacce con coltello a Brusegana

L’aggressione è iniziata quando un 27enne, anche lui tunisino e noto alle forze dell’ordine, è stato affrontato da uno dei due rivali che, ritenendo stesse cercando di inserirsi nel mercato della droga in quella zona, lo ha minacciato con un coltello. Poco dopo è intervenuto un secondo uomo, che ha esploso diversi colpi di pistola a salve, costringendo la vittima alla fuga.

Le immagini dell’agguato sono finite per alcune ore sui social, agevolando l’identificazione degli aggressori da parte della Squadra Mobile, grazie anche alla collaborazione dei residenti. Nel corso delle indagini, la Polizia ha rinvenuto bossoli da 8 mm a salve, l’arma utilizzata, nascosta in una zona verde, e ha perquisito un’abitazione in centro a Padova dove i due vivevano.

Durante il blitz, sono state sequestrate anche due dosi di cocaina, due di hashish e un bilancino di precisione, trovati nella stanza del 32enne.

I due sono stati indagati in stato di libertà per minacce aggravate in concorso e procurato allarme, mentre per il 32enne è scattata anche l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Dato il grave contesto e la pericolosità dell’episodio – aggravato dalla pubblicazione dei video a scopo intimidatorio – il Questore di Padova Marco Odorisio ha disposto il trattenimento dei due uomini al CPR di Torino, in vista del loro definitivo rimpatrio.

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