Indagini in corso

Slitta il funerale del ragazzo caduto da un terrazzo a Corfù: aperta un’inchiesta

Per mercoledì 23 luglio è prevista l’autopsia e una TAC total body sul corpo del giovane. La data dei funerali non è stata ancora fissata

Slitta il funerale del ragazzo caduto da un terrazzo a Corfù: aperta un’inchiesta

La procura di Padova ha aperto un’inchiesta sulla morte di Alessandro Bandarin Troi, lo studente di 17 anni del liceo classico Tito Livio, deceduto giovedì 17 luglio 2025 all’ospedale della città del Santo. Il ragazzo era rimasto gravemente ferito dopo una caduta accidentale avvenuta una settimana prima mentre si trovava in vacanza con amici a Corfù, in Grecia.

Aperta un’inchiesta sulla morte del ragazzo caduto da un terrazzo a Corfù

La procura padovana ha aperto un fascicolo (al momento senza indagati né ipotesi di reato) per chiarire se le cure ricevute in Grecia siano state appropriate, o se un trattamento diverso avrebbe potuto fare la differenza. Resta da accertare se l’indagine sia partita da una segnalazione dell’Azienda Ospedaliera o da una denuncia da parte della famiglia, in particolare del padre del ragazzo, l’avvocato Emiliano Bandarin Troi.

Per mercoledì 23 luglio è prevista l’autopsia, affidata al medico legale Rafi El Mazloum, insieme a una TAC total body sul corpo del giovane. La data dei funerali non è stata ancora fissata.

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La tragedia

Secondo quanto ricostruito, Alessandro era seduto sul parapetto del terrazzo di un appartamento al secondo piano del residence dove alloggiava, quando avrebbe perso improvvisamente l’equilibrio, precipitando da circa sette metri e battendo con violenza la nuca su un muretto nel cortile. I test tossicologici hanno escluso l’uso di alcol o sostanze. La dinamica dell’incidente non è mai stata messa in discussione.

Subito dopo la caduta, il giovane era stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Corfù, dove è rimasto sei giorni in prognosi riservata. Nonostante l’emorragia cerebrale interna ed esterna, non avrebbe più ripreso conoscenza. Mercoledì 16 luglio, i familiari — nella speranza di tentare ogni strada possibile per salvarlo — avevano disposto il trasferimento in Italia con un volo sanitario privato. Alessandro è arrivato all’ospedale di Padova, ma è spirato meno di 24 ore dopo.