A Padova

Sinti si fingono turisti e occupano un B&B a Padova, il caso arriva al Governo

Il ministro dell’Interno Piantedosi: “Interverremo per risolvere la situazione”. Scattano le prime denunce per insolvenza fraudolenta e furto di energia

Sinti si fingono turisti e occupano un B&B a Padova, il caso arriva al Governo
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"Siamo al corrente della situazione", sono le parole del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, in merito al caso della famiglia sinti che ha occupato un appartamento in Via Pontevigodarzere a Padova, dopo essersi spacciati per turisti e permettere così, l'accesso alla struttura.

La vicenda

Tutto è iniziato lo scorso 16 ottobre 2024, quando la coppia aveva prenotato l’appartamento appena ristrutturato, dichiarando di voler soggiornare a Padova per pochi giorni. Tuttavia, una volta scaduto il termine, gli occupanti hanno prima pagato una somma aggiuntiva e poi dichiarato di voler rimanere ancora, nonostante il proprietario avesse negato questa possibilità.

Richiesta dopo richiesta, i toni si sono rapidamente inaspriti: la coppia avrebbe minacciato di morte L.S., proprietario del B&B, la sua famiglia e la collaboratrice che li aveva accolti. Per timore, il proprietario ha acconsentito a un prolungamento temporaneo della permanenza, che però non è stato saldato. Di fronte al perdurare dell’occupazione e al furto di energia elettrica, è stata sporta denuncia per insolvenza fraudolenta, invasione di edificio e furto.

"Quando sono arrivati - racconta L.S. in un'intervista al Corriere - non ci siamo allarmati, sembrava una famiglia normale. Ci hanno detto che arrivavano da Trento e che volevano l’appartamento per passare qualche giorno a Padova. Trascorsi i quattro giorni canonici di permanenza, hanno pagato la quota prevista ma non hanno dato segno di volersene andare".

Le difficoltà legali

Chiaramente questa situazione, divenuta ormai ingestibile, ha costretto L.S. a denunciare il tutto ai Carabinieri, che sono riusciti temporaneamente a far uscire gli occupanti. Tuttavia, la coppia è rientrata forzando nuovamente l’ingresso.

Purtroppo, sebbene la denuncia sia un primo passo verso una soluzione, quest'ultima non basta per garantire uno sgombero definitivo e immediato. Al momento, la questione è stata portata al tavolo della Procura, ma il percorso legale potrebbe richiedere mesi, lasciando il proprietario e il vicinato in balia degli occupanti.

In attesa del Pubblico Ministero

La vicenda è ora al vaglio del pubblico ministero, che dovrà decidere nei prossimi giorni se disporre o meno lo sgombero. Nel frattempo, il caso è arrivato all’attenzione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il quale si trovava in Veneto proprio per degli incontri sulla sicurezza pubblica.

"La situazione è alla nostra attenzione, affronteremo il problema con le autorità".

Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

Nel frattempo, il caso è ormai diventato preoccupante per i vicini di casa, che descrivono un contesto di forte disagio. Secondo loro, gli occupanti avrebbero causato un continuo via vai nel palazzo, lasciando rifiuti abbandonati e generando rumori incessanti, al punto da rendere impossibile dormire la notte. Alcuni hanno riferito di temere ripercussioni, motivo per cui evitano di esporsi apertamente. A questo, si aggiungono le continue feste rumorose e il numero sempre maggiore di persone presenti all’interno dell'appartamento.

Una stretta sulle keybox

Pur non legata direttamente al caso di Pontevigodarzere, la questione degli affitti brevi è al centro delle nuove direttive del Viminale. Il ministro Piantedosi, infatti, ha annunciato una stretta sull’utilizzo delle keybox e dei sistemi di self check-in automatizzati, ribadendo l’obbligo di identificare gli ospiti di persona per garantire il rispetto della normativa e prevenire potenziali rischi per l’ordine pubblico.

Secondo il Ministro, la gestione remota degli ingressi nelle strutture ricettive può favorire l’elusione delle regole vigenti, consentendo l’accesso a persone non identificate. La circolare del ministero sottolinea inoltre l’urgenza di queste misure in vista di eventi di grande richiamo, come il Giubileo, che attireranno milioni di turisti in Italia.

Il commento del Sindaco di Padova

In merito alla vicenda, anche il Sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha voluto esprimere la propria vicinanza ai proprietari dell'appartamento, denunciando l'occupazione abusiva come un affronto ai cittadini che rispettano le leggi:

"L’occupazione abusiva del B&B è ovviamente un fatto grave e inaccettabile, una violenza verso cittadini padovani per bene che si sono visti invasa la loro proprietà con un arroganza senza pari e insopportabile. Sono certo che lo Stato, le Forze dell’ordine e la Magistratura sapranno, come sempre dare una risposta di legalità il più celere possibile, anche perché non può certo passare un messaggio di impunità per chi fa cose del genere".

Sergio Giordani

"Come Comune li ringraziamo per il lavoro che stanno profondendo in queste ore. Siamo disponibili a collaborare nell’ambito delle nostre competenze per risolvere nel tempo più breve possibile la situazione e ovviamente, come sempre, occuparci dei minori se ci sarà richiesto. Padova ha avuto molta visibilità sulla stampa per questo caso; siamo una comunità accogliente e aperta ma naturalmente sempre nel rispetto della legge e delle regole e spero come Sindaco che proprio da Padova parta il segnale che chi si macchia di queste cose poi paga per le sue responsabilità, in virtù di una rapida risposta delle Istituzioni a tutela di tutta la cittadinanza".

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