43enne si ridesta dalla sbornia sul letto del Pronto Soccorso e aggredisce gli infermieri
Un episodio avvenuto nella notte di lunedì 17 marzo 2025: rumena arrestata per lesioni personali a Pubblico Ufficiale. Quello delle aggressioni al personale sanitario è un fenomeno ancora sottostimato ed in aumento

Le aggressioni durante l’attività lavorativa in ambito sanitario, rappresentano una problematica seria ed in costante aumento che, oltre al danno fisico in quanto tale, a volte possono sfociare in disturbi post-traumatici da stress, tanto da condurre al cambiamento del posto o del tipo di lavoro. In un momento di carenza di operatori a tutti i livelli nel sistema sanitario pubblico, questo fenomeno mette a rischio la tenuta del servizio al cittadino.
I fatti
In questa cornice si colloca anche il fatto avvenuto il 17 marzo 2025, a Padova, quando una 43enne rumena, residente a Padova, giunta nel corso della notte, in stato in stato d’incoscienza al Pronto Soccorso dell'Ospedale cittadino, appena riavutasi, ha aggredito il personale sanitario.
I Carabinieri della Compagnia di Padova l'hanno arrestata per il reato di lesioni personali a Pubblico Ufficiale, denunciata in stato di libertà per oltraggio a Pubblico Ufficiale e deferita alla Procura della Repubblica di Padova su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica.
La dinamica
La richiesta di intervento era partita dagli stessi sanitari e quando i Carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato la donna, evidentemente ubriaca, che si dimenava tirando calci e gomitate a destra ed a manca in danno agli infermieri.
Resala inoffensiva con l'aiuto degli stessi operatori sanitari, i militari l'hanno poi identificata ed hanno raccolto le deposizioni dei presenti, dalle quali risultava che l'esagitata aveva causato lievi traumi a 4 infermieri del pronto soccorso, finiti sotto la gragnuola dei suoi colpi.

Fenomeno sottostimato
Se il fenomeno, fino a non molto tempo addietro, restava tendenzialmente sottostimato, poiché gli operatori sanitari erano poco propensi a denunciare gli episodi, una maggior attenzione da parte del legislatore e delle stesse Direzioni Sanitarie, porta, come capitato nel caso di specie a denunciare tali episodi di ingiustificata violenza causata dall'uso di alcool e stupefacenti, soprattutto nei pronto soccorso e tra gli addetti al Triage, dove avvengo almeno il 50% delle aggressioni nell’ ambito sanitario.

Le reazioni del presidente Zaia
Solidarietà al personale per il fatto successo questa notte a Padova, è stata espressa anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, secondo il quale bisogna fare di tutto per limitare episodi inaccettabili.

“Lo stillicidio continua. Mi auguro che l’inasprimento delle pene da un lato e i nuovi dispositivi di protezione dei sanitari che si stanno per introdurre in Veneto, pongano fine o limitino al massimo, episodi di violenza e intolleranza negli ospedali”.
“Rivolgo la mia solidarietà – prosegue Zaia – agli operatori coinvolti e l’augurio di pronta guarigione dai traumi, seppur definiti lievi, che hanno subito. Il trauma peggiore è però quello psicologico, che rischia di ripercuotersi a lungo sulla serenità dei sanitari in servizio. Esprimo inoltre la mia vicinanza ed il mio ringraziamento al direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova, Giuseppe Dal Ben, e al direttore del Pronto Soccorso, il dott. Vito Cianci, chiedendo loro di farsi tramite per un attestato di stima e profondo ringraziamento a tutto il personale in servizio, che ogni giorno opera con professionalità e dedizione, affrontando anche problematiche come questa. Ancora una volta – conclude il Presidente Zaia – occorre ricordare che un ospedale è un luogo aperto a tutti coloro che ne hanno bisogno, ma è anche un luogo dove chi si adopera per la nostra salute va trattato come un eroe”.