Sequestrate oltre 2 mila confezioni di prodotti alimentari con etichetta errata
Tra i locali sottoposti a controllo, anche un circolo sportivo segnalato per manodopera in nero
Nel corso di specifici controlli riguardanti servizi igienico-sanitari, sono state sequestrate nel padovano oltre 2 mila confezioni e 350 kg di prodotti alimentari con etichettatura errata o completamente assente. Tra i locali sanzionali anche un circolo sportivo di Padova, dove sono stati segnalati lavoratori in nero.
Sequestrate 2 mila confezioni di prodotti alimentari con etichetta errata
I Finanzieri del Comando Provinciale di Padova, unitamente al personale specializzato del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N.) dell’Azienda ULSS 6 Euganea, hanno sequestrato presso diversi operatori economici nella provincia di Padova, oltre 2 mila confezioni e 350 kg di prodotti alimentari, tra carne (suina, avicola e bovina), derivati del latte, prodotti vegetali e integratori alimentari, distribuiti con etichettatura errata o completamente assente.
I controlli eseguiti dai militari della Compagnia di Piove di Sacco hanno permesso di accertare, oltre a numerose violazioni di carattere amministrativo alla normativa igienico-sanitaria (celle frigorifere in condizioni igieniche non adeguate e/o assenza del manuale di autocontrollo HACCP) e sul commercio (assenza di esposizione della licenza e/o S.C.I.A., assenza d’indicazione dei prezzi di vendita e degli orari di apertura al pubblico, utilizzo di sistemi di pesatura della merce non conformi, ecc.), che la merce, del valore commerciale di 20 mila euro circa, veniva messa in vendita o somministrata con modalità non idonee e in carenza di ogni indicazione sulla tracciabilità prevista dalla normativa nazionale ed europea vigente in materia.
In alcuni casi, molti prodotti riportavano sull’etichetta adesiva apposta in lingua italiana ingredienti difformi da quelli indicati nella lingua originale del produttore.
In un circolo sportivo segnalati anche lavoratori in nero
Inoltre, nel corso di uno degli interventi presso un circolo sportivo, è stato riscontrato non solo l’effettivo esercizio di attività commerciale di ristorazione con somministrazione di alimenti e bevande, ma anche l’impiego di due lavoratori “in nero”, in assenza della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.
Il personale del S.I.A.N., unitamente al Servizio Veterinario di igiene degli alimenti di origine animale, ha proceduto a sospendere l’attività di somministrazione, nonché a disporre la distruzione degli alimenti rinvenuti in loco, in quanto non ritenuti idonei al consumo umano per il precario stato di conservazione e l’assenza di elementi utili a tracciarne la provenienza.
L’attività di servizio in rassegna si inserisce nel più ampio lavoro di compiti istituzionali assolti della Guardia di Finanza a contrasto del sommerso da lavoro e a tutela del mercato dei beni e servizi, ivi compresa la filiera dei generi alimentari, contribuendo a garantire la libera concorrenza e un’efficace protezione dei consumatori.