Padova

Segregata in casa e picchiata per quattro anni: in carcere 32enne che maltrattava la convivente

Condotte di sopraffazione fisica e vessazione psicologica (percosse, minacce e insulti) andate avanti dal 2016 sino a quasi tutto il 2020.

Segregata in casa e picchiata per quattro anni: in carcere 32enne che maltrattava la convivente
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Picchia, insulta e minaccia la propria convivente per 4 anni.

Segregata in casa e picchiata per quattro anni: in carcere 32enne che maltrattava la convivente

Personale della Polizia di Stato della Questura di Padova (Squadra Mobile) ha arrestato e condotto in carcere un 32enne rumeno dimorante a Padova accusato di maltrattamenti aggravati. L’arresto è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Padova in esecuzione di una sentenza di condanna a 2 anni di reclusione emessa nei confronti dell’uomo per condotte violente commesse ai danni della sua ex convivente e per le quali era già stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

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Condotte di sopraffazione fisica e vessazione psicologica (percosse, minacce e insulti) andate avanti dal 2016 sino a quasi tutto il 2020. Le indagini hanno consentito di appurare come in numerose occasioni l’uomo percuoteva la donna, con violente prese, spingendola contro il muro e contro il mobilio di casa, provocandole frequenti tumefazioni agli arti superiori e sulla schiena. Le impediva persino di uscire con le sue amiche, e l’obbligava a rimanere chiusa in casa. In un’occasione, al culmine di un’ennesima scenata di gelosia, le rompeva il telefono cellulare sbattendolo per terra e calpestandolo per poi insultandola, dandole della poco di buona ed accusandola di non essere una buona madre.

Nell’estate del 2020, la donna tentò di cacciarlo di casa, ritrovandoselo però dopo pochi giorni, nel cuore della notte, davanti casa, completamente ubriaco e pericolosamente minaccioso. Dopo aver sfondato la porta, entrava all'interno dell'appartamento gridando che avrebbe ammazzato tutti. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine riuscirono a contenerne la rabbia ed evitare il peggio.

Condotte rese ancor più gravi – e come tali valutate in sede di condanna – in ragione pure della presenza della figlia minore della coppia, costretta ad assistere alla pressoché quotidiana aggressività dell’uomo. Ieri sera i poliziotti della Squadra Mobile hanno condotto l’uomo nel carcere di Padova, ove dovrà scontare un ulteriore anno e 7 mesi di pena detentiva.

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