A Padova

Scritte shock contro la Polizia, perquisite le case di tre giovani attiviste del Collettivo Squeert

Le giovani sono ora indagate per i reati di danneggiamento aggravato e vilipendio contro le Forze dell'Ordine. Il Questore Odorisio: "La morte non si augura nemmeno al peggior nemico"

Scritte shock contro la Polizia, perquisite le case di tre giovani attiviste del Collettivo Squeert
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Nella giornata di mercoledì 11 dicembre 2024, gli agenti della Digos di Padova hanno eseguito delle perquisizioni a carico di tre attiviste del collettivo antagonista trans-femminista "Squeert", legato al centro sociale Pedro, ritenute responsabili degli atto di vandalismo avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 novembre, quando diverse scritte minacciose contro la polizia sono apparse sui muri della Questura (in copertina: una delle scritte in questione).

Le indagini

Le indagini, avviate subito dopo i fatti, hanno puntato il focus sul "Collettivo Squeert", noto per il linguaggio e le posizioni estremiste.

Grazie all’analisi dei filmati di videosorveglianza pubblici e privati, affiancata da attività tecniche e servizi di osservazione, la polizia ha identificato le tre militanti come presunte autrici delle scritte. Le giovani, poco più che ventenni e due delle quali studentesse universitarie, sono ora indagate per i reati di danneggiamento aggravato e vilipendio contro le Forze dell'Ordine.

Le scritte

Tra i messaggi, realizzati con spray nero e rosso, spiccavano frasi come: "L’unico sbirro buono è lo sbirro morto", accompagnata dal simbolo della saetta cerchiata, e "Mi proteggono le mie sorelle, non la polizia! 1312", dove il numero rappresenta l'acronimo ACAB (All Cops Are Bastards), e il più generico "Il corpo è mio e decido io".

Altri slogan rinvenuti nel centro storico includevano inviti espliciti alla violenza, come "Fuoco alle galere 1312", "Le sedi pro vita si chiudono col fuoco, ma coi pro vita dentro sennò è troppo poco".

Sul punto il Questore della provincia di Padova, Marco Odorisio ha commentato con fermezza:

"I poliziotti quotidianamente esercitano le proprie funzioni al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, a tutela dell’esercizio delle libertà e dei diritti di ciascuno: la morte non si augura nemmeno al peggior nemico".

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