San Valentino, altro che festa degli innamorati: tra marito e moglie finisce a botte!
La coppia stava rientrando da una gita in montagna quando all'interno dell'abitacolo è scoppiata una furiosa lite. Il marito, ubriaco, l'ha colpita più volte.
Gita in montagna tra coniugi per festeggiare San Valentino finisce a botte. Lungo il tragitto per rientrate scoppia una furiosa lite all’interno del veicolo e i marito sferra più colpi in viso alla moglie.
San Valentino, altro che festa degli innamorati: finisce a botte
Verso le 19.40 di domenica scorsa, 14 febbraio 2021, all’altezza del casello autostradale A27-Treviso sud, nel territorio del comune di Silea, una pattuglia della sottosezione Polizia stradale A27, è intervenuta su richiesta dell’addetto al casello in quanto una donna era scesa di corsa dalla propria autovettura appena transitata alla barriera del casello, impaurita e scossa cercando di attirare l’attenzione delle altre auto in transito.
Immediatamente sul posto, gli agenti, adottando le linee guida per i casi di violenza sule donne (il cosiddetto “codice rosso”), hanno dato pronta assistenza alla donna, la quale presentava evidenti lividi sul viso.
Collera per futili motivi, poi le botte
La donna ha poi riferito ai soccorritori che poco prima il marito, preso dall’ira per futili motivi, l’aveva picchiata lungo il tragitto all’interno dell’abitacolo, sferrandole una sberla al viso e colpendola più volte con lo specchietto interno della macchina che aveva divelto lungo il tragitto nonché con il telefono cellulare.
La coppia di coniugi è stata separata, anche con l’ausilio di un equipaggio della locale Squadra Volante intervenuta nel frattempo a supporto. Gli agenti hanno quindi accompagnato la donna presso gli uffici della Polizia stradale A27 per chiarire la vicenda e per fornirle l’assistenza necessaria.
Denunciato il marito violento e ubriaco
Il marito invece, in evidente stato di alterazione alcolica, è stato sanzionato ai sensi dell’articolo 688 del codice penale per ubriachezza ed affidato al figlio maggiorenne giunto intanto sul posto, che l’avrebbe riportato a casa a riposare.
Una volta rasserenata la donna, che ha rifiutato la cure mediche e la collocazione in una struttura protetta, è rientrata in sicurezza al proprio domicilio in provincia di Padova, dove ad attenderla c’erano i tre figli mentre il marito, dopo aver smaltito l’ira, dormiva profondamente in un’altra stanza.