Nella giornata di domenica 19 ottobre 2025, i Vigili del fuoco di Padova hanno notato che qualcuno si era introdotto nella caserma per rubare gli attrezzi del cosiddetto gruppo da taglio, quindi pinze e tenaglie.
Furto nella caserma dei Vigili del Fuoco di Padova
Di fatto, non è la prima volta che succede, visto che si sono introdotti anche nelle stazioni dei pompieri di Mestre e Abano Terme. Tuttavia, sembra che gli attrezzi rubati siano stati utilizzati nella rapina alla RC Orologi. Infatti, poco prima del colpo al negozio di Mestre, dove sono stati ripresi dalle telecamere, gli stessi soggetti si sarebbero introdotti nella caserma dei vigili del fuoco.
In particolare, le indagini sono partite da una denuncia dei pompieri, ma, una volta visti i responsabili in video, i Carabinieri hanno collegato i due furti. Secondo le stime, i malviventi sarebbero riusciti a rubare 20mila euro di attrezzatura, che si vanno a sommare con i furti di Abano e Mestre, oltre a Tivoli che è avvenuto nella giornata di martedì 21 ottobre 2025.
La sicurezza nelle stazioni dei vigili del fuoco
Di fatto, sembra che i ladri abbiano sottratto oltre 60mila euro di attrezzatura e per questo motivo, la caserma sta pensando di rafforzare il proprio sistema di sicurezza, magari anche con una cassaforte che però si possa sbloccare istantaneamente.
Tuttavia, ciò potrebbe compromettere l’efficacia e la prontezza dei pompieri in caso di emergenza, rallentando le operazioni e, in assenza degli attrezzi adeguati, rischiando di trasformare la situazione in una tragedia.
La rapina alla RC Orologi
Il furto alla RC Orologi di Mestre è durato pochi minuti e i responsabili erano ben organizzati. Infatti, poco prima delle 4 di mattina, la porta d’ingresso del negozio in via Poerio 22 è stata divelta con un divaricatore rubato proprio ai vigili del fuoco.
Da quel momento, i cinque ladri hanno potuto agire indisturbatamente nel negozio che si occupa di orologi di secondo polso. In particolare, come possiamo vedere in diversi video girati all’interno del punto vendita, erano presenti moltissimi Rolex e altri orologi di lusso.
Tutto fa pensare a una banda di professionisti e, secondo il titolare, sarebbe la stessa che sta colpendo diverse gioiellerie in tutta Italia.