In più di cinquecento delegati e delegati di Cisl Veneto, riuniti in assemblea mercoledì mattina, 22 ottobre 2025, all’hotel Crowne Plaza di Padova, hanno incontrato i candidati alla presidenza della Regione del Veneto dei due maggiori schieramenti politici, Giovanni Manildo per il centrosinistra e Alberto Stefani per il centrodestra.

Confronto Stefani-Manildo a Padova
Un dialogo aperto e fitto, che ha visto il sindacato entrare nel merito delle criticità e delle questioni specifiche, avanzare proposte concrete ma anche sollecitare con fermezza la politica a un maggiore ascolto e a un dialogo più fattivo.
“I due candidati hanno ascoltato le nostre istanze, sintetizzate nei dieci punti del Manifesto che indicano quelli che sono per noi le linee e gli strumenti per generare un futuro di lavoro, sviluppo e tutele sociali per il Veneto – ha dichiarato a bilancio dell’incontro Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto – Un Veneto che vogliamo sostenibile e inclusivo, equo e prospero per tutti i cittadini e le cittadine”.
Tra le priorità: lavoro buono, stabile e sicuro, maggiori tutele sociosanitarie, un sistema di trasporti più efficace, politiche abitative più strutturate, politiche di vera inclusione delle persone migranti, partecipazione e democrazia economica, sostegno alle imprese di fronte alle sfide delle transizioni sostenibile e digitale.
“Solo con politiche lungimiranti e investimenti idonei su questi fronti potremo ri-generare quelle energie e quei ‘talenti’ che hanno fatto del Veneto una grande regione, capace di essere motore di economia e di occupazione, laboratorio di innovazione sociale.
Gli impegni assunti dai due candidati, in merito ai diversi punti, di fronte a una così numerosa assemblea, in rappresentanza dell’intero territorio regionale, sono importanti e forti – evidenzia Paglini – In primis la costituzione di quel ‘Consiglio regionale dell’economia’, da noi proposto, che siamo convinti potrà rappresentare il luogo del confronto e della coprogettazione di tutta la società civile, il mondo economico del lavoro, le istituzioni del Veneto, per rendere di nuovo attrattivo il nostro territorio. Il confronto è stato senz’altro costruttivo e la disponibilità dichiarata a lavorare insieme ci conforta.

Ma noi continueremo fermamente a presidiare e a misurare l’effettiva concretizzazione da parte del futuro Governo del Veneto degli impegni presi oggi a parole”.
E rispetto al rischio di alto astensionismo – che preoccupa alquanto sia destra che sinistra – Paglini aggiunge:
“Come sindacato che guarda alla partecipazione nei luoghi di lavoro come strumento fondamentale di democrazia e sviluppo, senz’altro rivolgiamo a tutti i cittadini e le cittadine del Veneto il nostro convinto appello ad andare a votare. Il voto è il primo strumento per esercitare i propri diritti, per esprimere la propria scelta. Si scrive insieme a partire da questo gesto di responsabilità il futuro del Veneto”.
Stefani: “Sanità, nel dialogo le soluzioni migliori”
Stefani ha voluto fare una precisazione sulla Sanità:
“Sulla carenza di medici c’è stato un tema di mancanza di programmazione nazionale, non può prendersi Zaia tutte le colpe. L’aumento delle borse di specialità può essere un punto di partenza. La sanità deve essere esclusa dalle logiche della politica. Deve essere continuo il confronto. La sanità riguarda tutti, trovando nel dialogo le soluzioni migliori”.
Per il Centrosinistra “il 7% degli investimenti regionali dovrà essere per le spese sanitarie“. La sanità, ha proseguito, “è un modello da difendere con le unghie e con i denti“.
Stefani lancia “Veneto 100%”
Sui suoi social media, Alberto Stefani ha lanciato lo slogan “Veneto 100%“.
“Dalle imprese ai prodotti agroalimentari, dall’artigianato ai servizi: tutto ciò che nasce in Veneto porta con sé una qualità riconosciuta nel mondo. Con ‘Veneto 100%’ vogliamo valorizzare e promuovere questa identità forte, costruita in 15 anni di buon governo e di visione”.
Manildo: “Tema casa vera priorità”
Il tema della casa è stato centrale per entrambi i candidati, ma sull’argomento Manildo ha dichiarato:
“È la vera priorità, 400mila alloggi sfitti sono un problema da fronteggiare. Dobbiamo fare un’agenzia regionale della casa con 500 milioni a disposizione, mettendo sul mercato a prezzi accessibili le case vuote”.
Per Stefani, invece, è indispensabile creare sinergia tra pubblico e privato “perché 400mila abitazioni sfitte sono una enormità. La rigenerazione urbana è un lavoro importante“.
Manildo sull’autonomia
Con un post pubblicato sulle sue pagine social, Giovanni Manildo ha detto la sua sul tema dell’autonomia del Veneto:
“Il 22 ottobre 2017, esattamente 8 anni fa, si è celebrato il referendum per l’autonomia del Veneto. La consultazione, voluta dalla Regione, è costata ai contribuenti oltre 21 milioni di euro. Per oltre il 50% di questi otto anni la Lega è stata al Governo nazionale. In particolare modo negli ultimi tre, con il governo Meloni, il candidato Alberto Stefani è stato Presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale.
Bene, sono passati 8 anni. Ho una semplice domanda: su quali nuove materie il Veneto può definirsi autonomo e quanti soldi in più delle nostre tasse sono rimasti in Regione? Basta ciacole!”.
