Presa la tecno-banda di ladri rumeni: sapevano "manomettere" i cervelloni digitali delle banche
Incredibile la tecnica utilizzata...
Alle prime ore del 28.12.2022, nelle province di Roma e L’Aquila, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Jackpotting”, i Carabinieri del dipendente Nucleo Investigativo, supportati da quelli territorialmente competenti, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del cittadino romeno APOSTOL Iulian di 28 anni e di un connazionale di 46 anni, quest’ultimo resosi irreperibile e attivamente ricercato, entrambi gravati da precedenti di polizia per delitti contro il patrimonio e rispettivamente domiciliati in Oricola (AQ) e Ardea (RM).
Presa la tecno-banda di ladri rumeni
Le indagini condotte prevalentemente su base tecnica dal Nucleo Investigativo, le cui emergenze sono state condivise dal PM e recepite nella misura cautelare del GIP, hanno consentito di ascrivere agli indagati, in concorso tra loro e con un terzo connazionale di 26 anni, perseguito in stato di libertà, responsabilità in ordine al furto del 10.02.2022 in danno dello sportello ATM dell’ufficio postale di Torreglia (PD), nel corso del quale è stata asportata la somma di euro 35.980, nonché di altri tentati furti in danno di ulteriori sportelli ATM del territorio nazionale.
Gli indagati avrebbero realizzato il furto di Torreglia con la tecnica del cd. “jackpotting”, da cui il nome dell’indagine, cioè hackerando il software dello sportello ATM a mezzo di un malware, inducendolo così a erogare velocemente tutte le banconote contenute nella cassa. Gli stessi indagati avrebbero poi tentato di forzare con la medesima tecnica gli sportelli automatici degli uffici postali di Bosaro (RO) l’11.02.2022, di Guidonia Montecelio (RM) il 17.02.2022, di Sambuci (RM) il 19.02.2022 e di Latina – succursale 6 – il 22.02.2022, nonché la cassa automatica ATM dell’agenzia 4 di Latina dell’istituto di credito “Blu Banca” il 10.03.2022.
Sapevano "manomettere" i cervelloni digitali delle banche
Nel corso dell’attività a luglio scorso il Nucleo Investigativo ha dato esecuzione ai decreti di perquisizione locale degli indagati, emessi dal PM titolare del procedimento. L’atto istruttorio ha consentito di acquisire ulteriori elementi utili in ordine alle responsabilità dei tre rumeni. Infatti, sono stati rinvenuti i telefoni cellulari con i quali gli stessi comunicavano tra loro durante le manomissioni degli sportelli ATM, un computer portatile, apparecchi elettronici che fungono da adattatore per trasformare pc portatili in console mobili per l’accesso e il trasferimento di file a server, computer e sportelli automatici, 2 pen drive USB sulle quali erano memorizzati i manuali d’uso dei dispositivi elettronici che fungono da adattatore e uno zainetto simile a quello utilizzato quando sono state forzate le casse automatiche. L’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Larino (CB), dove si trova ristretto.
In copertina foto d'archivio