Picchia e maltratta per mesi la moglie anche davanti ai figli, violenze anche contro la madre e i fratelli
L'ultimo episodio pochi giorni fa, quando l’indagato si è presentato in stato di forte agitazione all’uscita di scuola di uno dei figli, cercando un confronto con la ex compagna e ha picchiato suo padre

I Carabinieri della Stazione di Piove di Sacco hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un soggetto accusato, in fase preliminare, di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. L’indagato non potrà avvicinarsi alle persone offese ed è stato sottoposto al controllo mediante braccialetto elettronico.
Picchia e maltratta per mesi la moglie anche davanti ai figli
Il provvedimento è stato disposto a seguito della denuncia presentata dalla moglie, che ha raccontato mesi di violenze psicologiche e fisiche subite dall’inizio dell’anno.
Le indagini dei militari hanno ricostruito un quadro allarmante: il marito, spesso in stato alterato per l’uso di alcol e droghe, avrebbe insultato e aggredito ripetutamente la donna, anche in presenza dei due figli minori. In almeno due episodi, le violenze sarebbero state così gravi da rendere necessario il ricorso alle cure del pronto soccorso.
Violenze anche contro la madre e i fratelli
Secondo quanto accertato, le aggressioni non si sarebbero limitate alla moglie, ma avrebbero coinvolto anche la madre e i fratelli: offesi, minacciati — anche con un coltello — aggrediti fisicamente e vittime di danneggiamenti alle loro abitazioni.
L’episodio più recente, che ha aggravato ulteriormente la situazione, risale a pochi giorni fa, quando l’indagato si è presentato in stato di forte agitazione all’uscita di scuola di uno dei figli, cercando un confronto con la ex compagna. La donna era accompagnata dal padre, che ha cercato di proteggerla, venendo però aggredito e colpito con schiaffi e pugni, tanto da riportare la rottura degli occhiali.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari: la colpevolezza dell’uomo potrà essere accertata solo al termine del processo.
"Non aspettate. Chiedete aiuto"
L’Arma dei Carabinieri rinnova l’appello a tutte le donne vittime di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica: non aspettate. Chiedete aiuto.
È possibile contattare il numero di emergenza 112 o il numero antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24, per ricevere supporto psicologico, legale e pratico attraverso i Centri Antiviolenza presenti sul territorio.