Piaga del lavoro nero: blitz della Finanza porta alla luce 30 casi irregolari nel Padovano
Scattano sanzioni amministrative che potrebbero arrivare fino a 320 mila euro. In un caso specifico è stata pure sospesa l'attività
Durante i controlli economico-finanziari intensificati nella stagione estiva, la Guardia di Finanza di Padova ha individuato 30 lavoratori non in regola in diverse attività commerciali della provincia. Le sanzioni amministrative potrebbero superare i 320 mila euro per alcune imprese.
Lavoratori in nero nel Padovano
I controlli sono stati effettuati principalmente presso attività di ristorazione, bar, intrattenimento e strutture alberghiere. A Padova, le Fiamme Gialle hanno riscontrato la presenza di 5 lavoratori completamente in nero, privi della necessaria comunicazione di assunzione, e 14 lavoratori irregolari, assunti con contratti di lavoro a chiamata ma senza la dovuta notifica di inizio prestazione. In un caso specifico, in particolare, è stata adottata la sospensione dell'attività poiché il numero di lavoratori non registrati superava il 10% del totale presente sul luogo dell’ispezione.
Anche nei comuni di Piove di Sacco ed Este, le ispezioni dei Finanzieri hanno interessato pubblici esercizi e imprese operanti nel settore tessile e dei servizi alla persona, con la scoperta di altri 5 lavoratori in nero e 1 irregolare. A Cittadella, i controlli nel settore della somministrazione di alimenti hanno portato alla scoperta di altri 5 lavoratori in nero, tra cui un dipendente che prestava servizio senza contratto da oltre due anni, ricevendo compensi in contanti.
Scattano le sanzioni
Le violazioni sono state segnalate all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per ulteriori accertamenti. Per le imprese coinvolte, le sanzioni amministrative potrebbero variare tra i 50 mila e i 320 mila euro, con la possibilità di sospensione dell’attività per i casi più gravi.