Assurdo

Pellicce di scimmia e lontra di mare: nel Padovano il magazzino "degli orrori"

Denunciati il curatore fallimentare e il legale rappresentante della ditta...

Pellicce di scimmia e lontra di mare: nel Padovano il magazzino "degli orrori"
Pubblicato:

I Carabinieri del Nucleo CITES di Venezia hanno posto sotto sequestro ben 100 pelli di Colobus guereza (scimmia comunemente della Guereza) e oltre 700 pezzi di pelle di Enhydra lutris (lontra di mare) – quantificazione economica in corso – commercializzate senza alcuna documentazione CITES e senza alcun documento che ne consentisse la tracciabilità.

Pellicce di scimmia e lontra di mare: nel Padovano il magazzino "degli orrori"

Il pellame, sequestrato presso una ditta di Cervarese Santa Croce è stato acquistato nell’ambito di una procedura fallimentare riferita ad una ditta di pellami operante nel vicentino, in un più ampio lotto di pelli varie, tra le quali vi erano anche queste riferibili alle due specie protette dalla CITES.

Denunciati il curatore fallimentare e il legale rappresentante della ditta acquirente che, al termine dell’attività d’indagine, non sono stati in grado di fornire la documentazione accompagnatoria e legittimante l’uso commerciale del pellame.

Al momento dell’intervento i Carabinieri Forestale hanno immediatamente proceduto al riconoscimento del pellame, inequivocabilmente riferibile alla Guereza, scimmia autoctona dell’Africa Centrale e Orientale, caratterizzata da lunghe frange di peli bianchi lunghi i lati del tronco, quasi a mo’ di mantello.

La specie è inserita nell’Appendice II – Allegato B della CITES e avrebbe richiesto, per poter essere commercializzata un documento che attestasse la legale introduzione sul territorio dell’Unione Europea, mentre le ben 100 pelli non erano scortate neanche da un documento di trasporto e pertanto non vi è prova di quando, dove e come abbiamo fatto ingresso in UE.

La stessa situazione è stata riscontrata per gli oltre 700 pezzi di pelle di lontra di mare, mammifero marino originario delle coste settentrionali e orientali del Pacifico e caratterizzata proprio da uno spesso strato di pelliccia. La specie è a grave rischio di estinzione in quanto nel passato sono state intensamente cacciate proprio per la loro pelliccia ed è per questo inserita nell’Appendice I – Allegato A della CITES.

Detto pellame risultava anch’esso privo di qualsiasi tracciabilità che ne attestasse la provenienza legittima e quindi la conformità ai dettami della CITES. I Nuclei CITES dell’Arma, specializzati sulla corretta applicazione della normativa che protegge gli animali e le piante in via di estinzione, la Convenzione di Washington detta anche CITES, sono quotidianamente impegnati nella tutela degli animali sia da ogni forma di maltrattamento che dal triste fenomeno del bracconaggio.

Seguici sui nostri canali