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Padova, prelevano oltre 500 litri di gasolio al distributore con carte clonate: nei guai due moldavi

Beccati dai Carabinieri un 53enne e un 38enne, provenienti dalla Moldavia, residenti rispettivamente a Santa Maria di Sala e a Borgoricco

Padova, prelevano oltre 500 litri di gasolio al distributore con carte clonate: nei guai due moldavi
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525 litri di gasolio prelevati dai distributori con le carte clonate. Arrestati 2 uomini.

Padova, prelevano oltre 500 litri di gasolio al distributore con carte clonate: nei guai due moldavi

Nella giornata di martedì scorso, 7 marzo 2023, a Padova, sono stati sorpresi in un’area di servizio intenti a prelevare 100 litri di gasolio, riempiendo delle taniche da 25 litri. Hann0 così attirato l’attenzione di una pattuglia del Nucleo Radiomobile in transito. I militari hanno immediatamente accertato che stavano utilizzando una carta carburante clonata.

I malfattori, di 53 e 38 anni, provenienti dalla Moldavia, residenti rispettivamente a Santa Maria di Sala (VE) e a Borgoricco (PD) ed entrambi con precedenti, utilizzando una scheda carburanti clonata ad una società cooperativa della provincia di Bologna, avevano deciso di “rifornirsi” in un distributore di Via del Plebiscito a Padova.

Fermati sul posto e sottoposti a controllo da una gazzella dei carabinieri, i due sono apparsi subito agitati. Sottoposti a perquisizione e trovati in possesso delle quattro taniche piene di carburante non erano in grado di giustificarne il possesso. Un controllo più approfondito permetteva ai militari di trovare, occultata sotto il sedile della loro autovettura, una carta magnetica bianca riportante scritte a mano con un pennarello blu.

Avendo il giustificato sospetto che i due uomini potessero nascondere altro, le perquisizioni venivano estese anche alle loro abitazioni. Proprio a Santa Maria di Sala, a casa del 53enne, all’interno del garage, i Carabinieri hanno recuperato 13 taniche da 25 litri e 5 taniche da 20 litri per un totale di 420 litri di gasolio, radio ricetrasmittenti e l’occorrente per la clonazione di altre carte: dallo skimmer per l’acquisizione dei codici alle carte magnetiche in bianco. Il tutto è stato sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli arrestati dovranno rispondere dei reati di furto aggravato in concorso e falsificazione di strumenti di pagamento

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