Protesta in Prato

Padova: le mascherine tricolori di nuovo in Prato della Valle contro il governo

Per il quarto sabato di fila cittadini, commercianti, imprenditori, lavoratori, genitori scendono in piazza

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Prosegue nelle piazze di tutta Italia la protesta delle "Mascherine tricolori" contro il Governo.

Mascherine Tricolori: quarto atto in Prato della Valle

Sono tornate in piazza per il quarto sabato di fila le Mascherine tricolori padovane. Domenica pomeriggio 24 maggio centinaia di padovani si sono dati appuntamento in Prato della Valle per manifestare contro il governo Conte e le misure assolutamente insufficienti e tardive messe in campo per far fronte ad una crisi economica e sociale senza precedenti.

“Siamo cittadini, commercianti, imprenditori, lavoratori, genitori. Siamo il popolo e non possiamo più stare in silenzio. Dopo quasi tre mesi dall’inizio del lockdown ci sono milioni di persone che ancora non hanno visto un euro: cassa integrazione che non arriva, bonus in ritardo, finanziamenti che le banche non erogano e soldi a fondo perduto per ora solo sulla carta”.

Tanti settori in difficoltà denunciano di essere stati abbandonati

"Per questo 'quarto atto' delle Mascherine tricolori - ha sottolineato un portavoce - centinaia di padovani arrabbiati e determinati hanno voluto farsi sentire. Tra questi molti rappresentanti delle categorie dei settori più in difficoltà come baristi, ristoratori, albergatori, Ncc, agenzie di viaggio, edili, negozianti, commercianti, ambulanti, autodemolitori e tassisti".

“Qui non si vedono rilanci ma solo ritardi. Questo governo deve andare a casa e la parola deve tornare al popolo. Siamo stufi di ascoltare false promesse, “potenze di fuoco” che restano solo sulla carta. Per questo vogliamo essere un megafono per tutti gli italiani che si riconoscono nel tricolore, a prescindere dall’appartenenza politica. Le Mascherine tricolori sono un movimento apartitico, composto da quegli italiani che non accettano di abbassare la testa, di rimanere a guardare mentre la nostra nazione viene distrutta, di rimanere in silenzio di fronte alla catastrofe economica che stiamo vivendo, ai milioni di disoccupati che da qui a breve si troveranno senza un futuro. E’ il momento di agire” .

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