Padova: fermato il malvivente che aveva seminato il panico in centro
Si tratta di un 41enne pluripregiudicato tunisino in fuga da Ferrara
Notte folle tra Ferrara e Padova per un 41enne pluripregiudicato tunisino. L'uomo gravemente indiziato di rapina e tentata rapina aggravata continuata.
Parte da Ferrara la folle serata del 41enne
Verso le ore 23.30 di domenica 31 maggio, una ragazza ha segnalato alla centrale operativa della Questura di Ferrara una tentata rapina. In particolare ha riferito che, uscita dal McDonald's di Via Modena, mentre si recava al parcheggio con il suo fidanzato, giunta nei pressi della sua autovettura veniva avvicinata da uno sconosciuto.
L'uomo, che è stato descritto come un cittadino africano, dopo aver estratto una pistola intimava loro di consegnare la vettura.
Lo sconosciuto li teneva sotto tiro continuando a gridare e ripetendo di consegnare le chiavi della vettura. Poiché i due giovani temporeggiavano, il rapinatore colpiva più volte il finestrino dell'auto e, quindi, desisteva dall'intento in quanto nel parcheggio arrivavano altre persone. Il malvivente quindi si è allontato a bordo di una bicicletta.
In seguito il malvivente, giunto nei pressi della stazione ferroviaria, rapinava, sempre sotto minaccia di una pistola, del furgone di lavoro una donna.
La signora rapinata ha subito avvisato la polizia che allertava tutte le pattuglie sul territorio. Impossessatosi del veicolo aziendale Piaggio Porter il 41enne si è quindi dato a una precipitosa fuga in direzione del casello autostradale, per imboccare poi il bivio in direzione Padova.
La fuga a Padova
Raggiunta Padova, l'uomo è stato segnalato in via Salerno, dove si è recato per citofonare con insistenza all’abitazione dell’ex datore di lavoro, che lo scorso il 24 maggio era stato già a sua volta vittima di una rapina analoga: anche in quell’occasione il 41enne tunisino aveva minacciato la vittima con una pistola, sottraendogli il mezzo di proprietà per poi abbandonarlo dopo un inseguimento. Il furgone Piaggio Porter rubato a Ferrara veniva in seguito segnalato all’altezza di Corso Milano, e poi ancora nei pressi di Piazza Duomo.
L’autoveicolo è stato poi rinvenuto dai Carabinieri all’incrocio fra via Monte di Pietà e via Manin in stato di abbandono ed incidentato sul lato sinistro. Alcune persone presenti hanno riferito che il conducente del mezzo, disceso dallo stesso impugnando una pistola, è stato affrontato da due ragazzi nordafricani che sono riusciti a disarmarlo e a gettare l’arma a terra. Quest’ultima, una volta recuperata è risultata essere una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso. Sul posto sono state rilevate pure copiose tracce ematiche, così come anche sul furgone incidentato.
Le ricerche delle Forze dell'Ordine e l'arresto
Le ricerche, condotte in sinergia fra le Sale Operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, si sono protratte tutta la notte, fino a quando, grazie alla profonda conoscenza del territorio e al setaccio dei possibili rifugi presenti nel capoluogo cittadino, personale del Commissariato “Stanga” riusciva a rintracciare il 41enne all’interno di un edificio abbandonato da lui solitamente frequentato.
All’interno dello stabile è stato rinvenuto un giaciglio di fortuna con alcune tracce di sangue e veniva poitrovato il medesimo soggetto che, per sottrarsi al controllo, aveva tentato inutilmente di nascondersi dietro un pilastro.
Accompagnato in ufficio per i rilievi del caso, lo straniero veniva prima accompagnato e ricoverato presso il locale ospedale per una sospetta frattura alla mandibola procuratasi in occasione del sinistro stradale, e poi sottoposto al fermo di indiziato di delitto. Allo stato risulta piantonato al reparto di maxillofacciale dell’Ospedale di Padova, rimanendovi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.