Polizia di Stato

Padova, arresti e denunce per spaccio di droga. Catturata anche una donna condannata per riduzione in schiavitù e tratta

Si tratta di soggetti arrestati e catturati in città e nei comuni della cintura urbana

Padova, arresti e denunce per spaccio di droga. Catturata anche una donna condannata per riduzione in schiavitù e tratta
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Due arresti e tre denunce per spaccio di droghe pesanti. Catturata pure una donna condannata per riduzione in schiavitù e tratta.

Padova, arresti e denunce per spaccio di droga. Catturata anche una donna condannata per riduzione in schiavitù e tratta

Nell’ambito dell’attività di contrasto al crimine di strada, i poliziotti della Sezione Crimine Diffuso della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno tratto in arresto tre persone e denunciate altre tre. Si tratta di soggetti arrestati e catturati in città e nei comuni della cintura urbana, responsabili di spaccio oppure destinatari di pene seguito condanna per gravi reati.

Ad essere stato arrestato in zona Pontevigodarzere, nei pressi dell’Alì, in quanto sorpreso a spacciare, è stato un 31 tunisino irregolare. A fronte di diverse segnalazioni giunte nei giorni precedenti inerenti proprio l’attività di spaccio posta in essere da giovani magrebini, i poliziotti della Squadra Mobile hanno predisposto un mirato servizio di pattugliamento in zona. Intorno alle 18:00, transitando per Via Signorini all’altezza dell’entrata del supermercato ALI’, gli agenti hanno così notato un giovane separarsi velocemente da due soggetti, uno dei quali in sella ad una bicicletta; mentre questi ultimi si allontanavano in direzione Via Pontevigodarzere percorrendo un tratto pedonale, il giovane veniva raggiunto e sottoposto a controllo. Costui a specifica richiesta, consegnava un involucro contenente 6 dosi di cocaina. Il ragazzo ammetteva di averle appena acquistate dai due soggetti prima notati in sua compagnia, nei pressi dell’entrata del supermercato ALI’.

Le immediate ricerche nelle vie limitrofe permettevano di rintracciare uno dei due soggetti, ovvero quello allontanatosi in sella alla bici. Veniva raggiunto a ridosso del passaggio ciclopedonale, tra Via Signorini e Via Benato. Accortosi della presenza degli agenti, il 31enne tentava la fuga verso il parcheggio del capolinea del tram “Nord”, ma veniva bloccato ed ammanettato. Celate nel cavo orale nascondeva ancora ulteriori 4 dosi di cocaina (identiche nel confezionamento a quelle sequestrate all’acquirente), mentre addosso aveva buona parte del provento della vendita prima effettuata, ovvero 195 euro, la rimanente parte avendola evidentemente consegnata al suo complice.

Il giovane acquirente ha dichiarato infatti ai poliziotti di aver pagato ben 250 euro. Il 31enne è stato arrestato e ristretto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo fissato domattina.

Ad essere arrestato, sempre per spaccio, è stato pure un 29enne nigeriano, già con precedenti specifici. Costui è stato individuato dagli stessi agenti della Squadra Mobile nel corso di un servizio di osservazione svolto questa volta in via Cairoli, a Sarmeola di Rubano (PD). Il giovane è stato sorpreso in un seminterrato cui gli operatori accedevano con la collaborazione del proprietario dell’appartamento ubicato al primo piano. I sospetti erano maturati per lo strano via vai di probabili acquirenti. Alla vista degli operanti, il 29enne tentava di disfarsi di ben 16 dosi di eroina, che occultava nei risvolti dei pantaloni.

Gli è stata sequestrata pure la somma di 800 euro provento dell’attività di spaccio. Tratto in arresto è stato anche lui trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della convalida e del successivo rito direttissimo, all’esito del quale gli è stata già applicata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Padova, oltre al sequestro conservativo delle somme di denaro.

Nel corso di ulteriori interventi di polizia giudiziaria, il medesimo personale della Squadra Mobile, ha poi denunciato due tunisini di 23 e 20 anni entrambi irregolari sul territorio nazionale e con precedenti specifici di polizia. Il 23enne è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare d’iniziativa presso l’abitazione di via dei Rogati, individuata quale possibile alloggio in uso ad un gruppo di stranieri dediti ad attività di spaccio, all’interno della quale nella sua diretta ed esclusiva disponibilità sono stati rinvenuti e sequestrati 4 dosi di cocaina, 3 di hashish, un bilancino di precisione, un coltello con lama intrisa della medesima sostanza e diversi ritagli di guanti in cellophane monouso.

Nella medesima abitazione sono stati controllati pure altri cittadini stranieri irregolari e con precedenti penali e di polizia specifici (uno dei quali in attesa di regolarizzazione a seguito di matrimonio con cittadina italiana). Tutte le posizioni dei predetti sono adesso al vaglio dell’Ufficio Immigrazione. Il solo denunciato è stato già espulso ed accompagnato presso il C.P.R. di Potenza - Palazzo San Gervasio.

Il 20enne è stato invece notato dai poliziotti in questa via Tommaseo, entrare ed uscire più volte da un bar ed avere brevissimi contatti con soggetti lì giunti appositamente. Dopo averlo notato raggiungere una grondaia e prelevarvi dall’interno un involucro, lo stesso veniva immediatamente bloccato e sottoposto a controllo, così sorprendendolo in possesso di circa 24 gr. di hashish.

Un altro straniero 26enne di origini nigeriane è stato denunciato dopo essere stato notato dai poliziotti, in Via Garigliano, effettuare un veloce scambio con un 45enne di Galzignano. In fase di controllo, quest’ultimo consegnava spontaneamente quanto poco prima acquistato dallo straniero, ovvero una dose di cocaina, dichiarando di aver già acquistato dell’altro stupefacente dal medesimo pusher in almeno altre dieci precedenti occasioni. La perquisizione del nigeriano ha consentito però di rinvenirgli addosso la sola banconota di 50 euro provento della recentissima vendita, nonché dell’ulteriore somma di euro 1.265, in banconote vario taglio, interamente sottoposta a sequestro.

In ultimo, sempre nella giornata di ieri, questa volta a Tribano, presso una struttura di accoglienza, i poliziotti hanno rintracciato e catturato una cittadina nigeriana di 37anni, residente a Padova, destinataria di un ordine di carcerazione per espiazione pena emesso data dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bologna, seguito di condanna ad anni 7, mesi 8 e giorni 10 di reclusione, per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani in danno di una sua connazionale.

La condanna è scaturita da indagini svolte dalla Polizia di Stato per fatti commessi ed accertati tra il settembre 2015 ed il giugno 2016 in Siracusa e Rimini. La donna è stata individuata come colei che ha introdotto nel territorio dello stato (dalla frontiera di Siracusa) ed ospitato (a Rimini) una 16enne cittadina nigeriana, riducendola in uno stato di soggezione continuativa, approfittando del suo stato d'indigenza e di bisogno e costringendola sotto minaccia e violenza a prostituirsi in strada.

La donna è stata ristretta presso la casa di reclusione di Verona, mentre agenti della Divisione Anticrimine della stessa Questura, previo avviso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Venezia ed ai servizi sociali di Padova, hanno dovuto occuparsi all’affidamento in via d’urgenza e temporanea dei suoi figli minori di 6, 4 e 2 anni.

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