La sentenza

Omicidio di Mattia Caruso, ridotta a 17 anni la condanna di Valentina Boscaro: riconosciuta la provocazione

La 34enne è stata condannata per 15 anni e mezzo per l'omicidio e a un altro anno e mezzo per calunnia

Omicidio di Mattia Caruso, ridotta a 17 anni la condanna di Valentina Boscaro: riconosciuta la provocazione

Valentina Boscaro, anche se inizialmente era stata condannata a 24 anni di reclusione, diventati poi 20, ha ottenuto un ulteriore sconto di 3 anni dopo che le è stato riconosciuta l’attenuante della provocazione per l’omicidio di Mattia Caruso, avvenuto a Montegrotto Terme nella notte tra il 25 e il 26 settembre 2022.

Ridotta a 17 anni la condanna di Valentina Boscaro

Nel corso della giornata di ieri, giovedì 30 ottobre 2025, Boscaro si è presentata alla Corte d’Assise d’Appello di Venezia per la riformulazione del verdetto in secondo pronunciamento. In particolare, la condanna era fissata a 24 anni per la sentenza di primo grado, poi ridotta a 20 anni in Appello, ma la Suprema Corte ha rivalutato la sentenza. Di fatto, fino a ieri, non le era stato riconosciuto l’attenuante della provocazione.

Secondo la ricostruzione della difesa, Valentina era costretta a subire violenze e minacce da Mattia Caruso, l’ex compagno e vittima. Per questa ragione, ha ricevuto uno sconto di tre anni sulla pena, che, dai 24 iniziali, è scesa a 17 anni di reclusione. Tuttavia, sarebbero potuti essere “solo” 15 e mezzo, se la colpevole, durante le indagini, non avesse indicato un’altra persona come la responsabile, aggiungendo così un anno e mezzo alla condanna per calunnia.

In particolare, la 34enne ha provato a coprire le sue tracce durante le indagini fornendo dettagli e informazioni poco credibili, ragion per cui la stessa era stata più volte convocata in caserma per chiarire le ambiguità dei suoi racconti. Dopo l’ennesima contraddizione, la ragazza è crollata ammettendo di aver accoltellato il compagno in auto nel corso di una lite una settimana dopo l’omicidio.

Mattia Caruso

L’omicidio di Mattia Caruso

Secondo la ricostruzione, Mattia e Valentina si sarebbero recati in discoteca dopo una giornata di litigi. Una volta lì, a rincarare la dose di ostilità, avrebbero litigato anche all’interno del locale poiché la 34enne voleva rimanere lì, ma il compagno non sarebbe stato d’accordo.

Valentina Boscaro

Cosicché i due sarebbero saliti in auto, continuando a discutere, finché, dopo neanche un chilometro dalla discoteca, Valentina avrebbe preso il coltello a scatto che Mattia teneva nel cruscotto portaoggetti per accoltellarlo al petto. Il fendente lo ferì a morte, infatti morì poco dopo aver raggiunto l’ospedale. Secondo quanto raccontato dalla 34enne, il colpo mortale è scaturito solo perché Mattia la stava malmenando.

Attualmente, Valentina è in attesa della condanna definitiva, ma ha già iniziato a scontare la pena ai domiciliari, dopo un periodo nel carcere di Montorio.

In particolare, le sono stati concessi poiché madre di una bambina piccola, ma dovrà rispettare severe restrizioni: potrà comunicare soltanto con i familiari e il suo avvocato e sarà privata dell’uso di dispositivi elettronici come smartphone e computer.

Per la famiglia Caruso la scarcerazione è stata un duro colpo, come affermato dal loro avvocato, Francesca Betto, la quale ha espresso la profonda sofferenza dei parenti della vittima, soprattutto della madre che nei giorni scorsi ha perso anche il marito.