Offesa con urla al bar dal marito, altre clienti la aiutano e chiamano il 112: salvata da anni di maltrattamenti
Il sostegno di un gruppo di ragazze ha consentito di fare chiarezza su un caso di violenza di genere. I Carabinieri, in questi ultimi giorni, hanno messo fine anche ad altre due vicende simili a Selvazzano Dentro e Cadoneghe
Mentre si trovavano al bar per trascorrere alcuni momenti insieme, un gruppo di amiche si è ritrovato di fronte a una scena per la quale non ha potuto stare a guardare. Davanti alle continue urla e offese del marito alla moglie, hanno approfittato di un attimo di assenza del compagno, andato in bagno, per avvicinarsi alla donna. In pochi minuti lei ha raccontato loro il tormento e i maltrattamenti che da anni il marito le faceva passare. Senza esitare, hanno così contattato il 112. In breve tempo sono giunti al bar i Carabinieri, ai quali la donna ha denunciato nel dettaglio la situazione di violenza (in copertina: immagine di repertorio).
Offesa con urla al bar dal marito, altre clienti la aiutano e chiamano il 112
La sera di mercoledì 23 ottobre 2024, invece, a Padova, i Carabinieri della Sezione di Radiomobile sono intervenuti a seguito di una segnalazione alla linea 112 da parte di alcune ragazze che, in un bar, hanno assistito al comportamento aggressivo di un cliente verso la sua compagna che inerme ha subito le sue offese, continuando a inveire verso di lei. Approfittando di un momento di assenza dell’accompagnatore, andato in bagno, la donna si è confidata con le ragazze che hanno immediatamente allertato il 112.
I militari intervenuti nell’esercizio pubblico hanno individuato la vittima raccogliendo una prima ricostruzione dei fatti, individuando poi il marito ancora all’interno del locale.
In caserma, la donna ha trovato il coraggio di denunciare maltrattamenti ad opera del marito protrattisi ormai negli anni, mai raccontati per paura. Addirittura la foto del documento d’identità, rinnovato la scorsa estate, mostrava evidenti segni di ecchimosi al volto.
A questo punto la situazione è risultata chiara: il marito è stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare, la vittima collocata in una struttura protetta.
Altri due casi di "codice rosso" in provincia di Padova
I Carabinieri del Comando Provinciale di Padova, quotidianamente impegnati con grande energia sia nell’attività di prevenzione che in quella di repressione dei reati contemplati nel “codice rosso”, negli ultimi giorni hanno operato anche un arresto e un'altra denuncia.
Nel corso della notte tra giovedì 24 e venerdì 25 ottobre 2024, a Selvazzano Dentro, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un 61enne del luogo ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, di violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie.
Il provvedimento con applicazione del braccialetto elettronico era stato imposto al 61enne nell’ambito di un procedimento per maltrattamenti in famiglia. Nel corso della notte, nella Centrale Operativa del Comando Provinciale è scattato l’allarme del dispositivo, localizzato a circa 80 metri dall’abitazione della moglie.
I militari di pattuglia giunti sul posto hanno trovato effettivamente il 61enne vicino casa e nonostante il suo tentativo di fuga lo hanno bloccato e tradotto in caserma. Tratto in arresto, è stato trattenuto in caserma in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo. Il procedimento è in fase di indagini preliminari e l’indagato deve ritenersi non colpevole fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna.
La sera di sabato 19 ottobre 2024, invece, i Carabinieri della Stazione di Cadoneghe sono intervenuti in una abitazione per sedare una lite coniugale. La chiamata al 112 è giunta proprio da parte del compagno, colpito dalla moglie nel corso dell’ennesima lite per gelosia.
Gli approfondimenti condotti hanno però restituito un quadro leggermente diverso da quello inizialmente ipotizzato, consentendo di accertare come la donna subisse ormai da tempo gli atteggiamenti prevaricatori del coniuge. Episodi mai denunciati in precedenza. Il marito è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. In sede di udienza, è stato convalidato l'arresto e disposta la misura cautelare in carcere.
A ottobre 34 denunce 25 misure cautelari per maltrattamenti o stalking
Questi tre appena raccontati sono solo gli ultimi di una lunga serie di interventi che l’Arma assicura a vantaggio di donne che stanno vivendo una situazione di disagio fatta di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica.
L’indicazione è quella di non esitare a chiedere aiuto alle Istituzioni già ai primi segnali di una deriva violenta del rapporto affettivo, rivolgendosi ai Carabinieri tramite il numero di emergenza 112 o contattando i Centri Antiviolenza che offrono supporto psicologico, legale ed economico alle vittime tramite il numero 1522 per ricevere consulenze telefoniche 24 ore su 24.
Nel solo mese di ottobre 2024, sono stati denunciati in stato di libertà 34 soggetti all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia o stalking e l’esecuzione di 25 misure cautelari e pre cautelari.