Non si fermano all'alt, scatta la folle corsa per le vie di Montagnana: poi lo schianto contro il paracarro e l'arresto
E' successo lunedì scorso, in manette due marocchini che nell'inseguimento da film hanno rischiato di investire pedoni e auto in sosta
Inseguimento da film per le vie di Montagnana, arrestati due marocchini.
Non si fermano all'alt, scatta la folle corsa per le vie di Montagnana: poi lo schianto contro il paracarro e l'arresto
Nel pomeriggio di lunedì scorso, 3 aprile 2023, in località Cicogna di Montagnana, militari del Comando Stazione Carabinieri di Montagnana, coadiuvati dagli equipaggi del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia CC di Este e della Stazione CC di Cologna Veneta, hanno proceduto all’arresto nella flagranza di reato di due cittadini di origine marocchina, un 41enne e un 34enne gravati da precedenti di polizia, responsabili di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due soggetti, notati transitare dai militari nei pressi di un supermercato della città murata a bordo di autovettura Mercedes, hanno omesso di arrestarsi all’alt imposto, fuggendo a velocità pericolosa per le vie del centro e rischiando ripetutamente di investire pedoni ed auto in sosta.
La folle corsa si è arrestata presso la frazione Cicogna, ove i due fuggitivi si sono scontrati contro un paracarro posto sulla banchina, danneggiando gravemente l’autovettura Mercedes, proseguendo ugualmente la marcia e oltrepassando il confine con la provincia di Verona nel comune di Roveredo di Guà, ove dopo altre manovre spericolate, hanno invertito il senso di marcia tornando verso Montagnana. I due nordafricani, bloccati dai militari, hanno tentato ulteriormente una fuga a piedi venendo infine raggiunti e bloccati. Uno dei due fermati, durante la fuga, si è disfatto di un involucro contenente 9 grammi di cocaina prontamente recuperato dai militari. Il veicolo utilizzato per la fuga è stato sottoposto a sequestro amministrativo poiché risultato privo di copertura assicurativa.
Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità giudiziaria di Rovigo, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza ed a seguito di udienza svolta presso il Tribunale di Rovigo nella mattinata del 5 aprile in cui l’arresto è stato convalidato, sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.