Non accetta la separazione dalla moglie e dice ai figli: "Mi lascerò morire"
Continui appostamenti, messaggi, chiamate e scritte con vernice sotto casa da parte di un 45enne padovano. Scatta la misura cautelare.
Ennesimo caso di maltrattamenti in famiglia (foto copertina di repertorio).
Non accetta la separazione dalla moglie e dice ai figli: "Mi lascerò morire"
Nell’ambito della costante attività volta alla prevenzione ed alla tutela delle fasce deboli, personale della Questura di Padova (Squadra Mobile) ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Padova nei confronti di un 45enne padovano cui è stato fatto divieto di incontro e avvicinamento alla moglie ed ai figli minorenni.
L’uomo è indagato del delitto di maltrattamenti e lesioni. Dopo che la moglie gli ha comunicato l’intenzione di separarsi, l’indagato ha dato avvio ad una serie di appostamenti sotto casa ove attualmente vivono la moglie ed i figli (accompagnati pure da scritte con vernice), urlando alla donna che se non avessero ripreso a vivere insieme si sarebbe lasciato morire. È poi però passato all’invio di messaggi e lettere, e poi ancora a telefonate accompagnate dalla minaccia rivolta sempre alla donna che se avesse chiesto l'intervento di un giudice e non gli avesse consegnato i figli lei avrebbe finito di vivere e le avrebbe in ogni caso reso la vita un inferno.
In alcune occasioni l’avrebbe anche aggredita sulla pubblica via, in presenza di passanti, provocandogli dei traumi, sottraendole e distruggendole il telefono, così da impedirle di chiamare le Forze dell'ordine. Ha provato pure ad esercitare pressioni psicologiche sui figli, appostandosi anche nei luoghi da loro frequentati, comunicando il proprio imminente suicidio al solo scopo di suscitare in loro un senso di colpa.
Con tali condotte ha proseguito per più di un anno, costringendo la moglie e gli stessi figli a penose ed intollerabili condizioni di vita. Benché già formalmente indagato, l’uomo non ha cessato neppure nelle ultime settimane a contattare insistentemente la donna, inviandole numerosi messaggi sia per e-mail che per telefono.
La scorsa settimana la sua presenza sotto l'abitazione dei famigliari è stata riscontrata da una pattuglia della Polizia di Stato, intervenuta a seguito di un’altra richiesta di aiuto da parte della vittima. Considerata dunque la pericolosa escalation delle condotte assunte dall’uomo e la sua personalità negativa, la Procura di Padova ha avanzato richiesta di applicazione nei suoi confronti della misura cautelare personale col divieto di avvinarsi alla moglie ed ai figli, alla loro abitazione e ai luoghi da loro frequentati (mantenendo una distanza di almeno 200 metri), nonché di comunicare con loro con qualsiasi mezzo.