Gli animalisti: "Nella Amityville horror del cittadellese i gatti non perdonano". La replica degli interessati
Protesta del movimento "Centopercentoanimalisti" nella serata di venerdì 4 luglio 2025

Il Movimento “Centopercentoanimalisti" ha organizzato ieri sera, venerdì 4 luglio 2025, una protesta a Santa Croce Bigolina (PD) con esposizione di striscioni e accensione di torce davanti ad un paio di abitazioni del luogo.
Il comunicato
Il perché lo hanno affidato ad un comunicato giuntoci questa mattina, che recita:
“In zona Santa Croce Bigolina di Cittadella (PD), da anni esiste una colonia di gatti regolarmente censita e seguita da alcune “gattare" o, meglio, la colonia "esisteva" dato che da mesi i gatti stanno sparendo, uccisi, avvelenati. Dietro questa strage sembra ci siano case in vendita ma i gatti danno "fastidio" e rallentano le trattative con eventuali acquirenti. Il tutto viene completamente ignorato da chi la colonia dovrebbe tutelarla e che invece non ha mai comunicato le sparizioni dei gatti, ignorando a più riprese, le giuste e sacrosante proteste delle “gattare" che ora sono disperate".
Scatta il blitz
Dopo una denuncia presentata lo scorso 16 giugno, dunque, nella tarda serata di venerdì 4 luglio, come detto, alcuni militanti si sono recati nella zona ed hanno affisso uno striscione su una delle due case in vendita ed acceso delle “torce” per attirare l'attenzione dei vicini.

La casa è stata volutamente nominata “Amityville Horror" come un film cult del 2005 ed, avvertono i "Centopercentoanimalisti":
“I gatti uccisi non perdonano, ma soprattutto non porteranno fortuna a chi ci abiterà".
Il Movimento intende anche così sollecitare il sindaco e le autorità competenti ad intervenire con celerità per risolvere la questione.
La rettifica degli interessati
Pubblichiamo anche la richiesta di rettifica inviataci dal figlio del protagonista del comunicato dell'associazione animalista.
L'articolo contiene affermazioni lesive, allusive e parziali, con riferimento diretto a mio padre e alla nostra famiglia, che ledono la sua reputazione, l’onorabilità e la sicurezza personale.
Inoltre voglio sottolineare l’inesattezza delle informazioni riportate:
-I gatti non sono stati né ignorati né danneggiati da mio padre, ma erano originariamente di proprietà di mio zio (oggi deceduto) e affidati formalmente a mio padre esclusivamente per agevolare l’associazione locale, che ha provveduto regolarmente a sterilizzarli, censirli e nutrirli, nel pieno rispetto della legge;
-Nessun rallentamento nella compravendita delle abitazioni è imputabile alla presenza dei gatti. Ogni decisione in merito alla vendita è del tutto estranea alla colonia felina;
-L’articolo contiene toni minatori e allarmanti, con immagini (come quella del manifesto notturno con maschera) che risultano offensive e intimidatorie nei confronti della nostra famiglia (“ i gatti uccisi non perdonano”), e sono inopportune da pubblicare senza un minimo contraddittorio.