Azienda legata al clan Grande Aracri di Cutro

'Ndrangheta a Padova, infiltrazioni nei lavori del nuovo Padiglione pediatrico: scatta l'interdittiva antimafia

Il sindaco Giordani: "Non abbassiamo la guardia ma i controlli funzionano"

'Ndrangheta a Padova, infiltrazioni nei lavori del nuovo Padiglione pediatrico: scatta l'interdittiva antimafia
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Una notizia che scuote la città: una interdittiva anti-mafia è stata adottata dalla Prefettura di Padova nei confronti di un' impresa edile impegnata in un subappalto del nuovo padiglione della Pediatria della città, perché ritenuta contigua con il clan della 'ndrangheta Grande Aracri di Cutro. La notizia è stata data questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta dal Prefetto Raffaele Grasso (foto copertina d'archivio).

Lavori legati al PNRR

Raffaele Grassi Prefetto di Padova

I lavori al centro dell'azione della Prefettura, giunta alla fine di una delicata inchiesta condotta in coordinamento da Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri ovviamente sotto la regia della Direzione Investigativa Antimafia, riguardano la costruzione del nuovo padiglione pediatrico dell'Azienda ospedaliera universitaria. Si tratta di un'opera che è finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L'interdittiva impedisce all'impresa destinataria di avere rapporti con la pubblica amministrazione e quindi di poter beneficiare di fondi pubblici. Quello calabrese è ritenuto uno dei più potenti gruppi criminali, che da anni ha esteso la propria attività anche nel Nord Italia

Le parole del sindaco Sergio Giordani

L'operazione portata avanti dalle forze dell'ordine ha raccolto immediatamente il commento anche di Sergio Giordani, sindaco di Padova ma anche Presidente della Provincia:

La conferenza stampa di oggi

"I controlli sistematici previsti dal protocollo di legalità firmato con la Prefettura da tutte le istituzioni pubbliche della città funzionano, la seconda che purtroppo questo provvedimento conferma la presenza della malavita organizzata nel nostro territorio. Dobbiamo quindi tenere tutti assieme alta l’attenzione su questo punto. Ed è per sottolineare la necessità di agire uniti contro ogni malaffare, che il Prefetto ha voluto accanto a sé questa mattina i vertici di Polizia, Carabinieri Guardia di Finanza, la DIA e le istituzioni pubbliche rappresentate dal Presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono, dal direttore generale dell’ Azienda Ospedale Università Giuseppe Dal Ben e da me come sindaco e presidente della Provincia. Un segnale di unità molto chiaro che apprezzo e sottoscrivo. Per fortuna l’allontanamento della ditta, ha assicurato il direttore Dal Ben, non provocherà ritardi nella realizzazione della Nuova Pediatria".

Il commento del Prefetto

Sul punto il Prefetto dichiara:

“La prevenzione funziona. La misura odierna dimostra come l’azione amministrativa antimafia produca i suoi effetti. Ho più volte segnalato la necessità di prestare la massima attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel Padovano, riconoscendo questo territorio come particolarmente appetibile per la forte capacità di produrre ricchezza, precondizione questa di un’inevitabile interesse dei clan la cui azione è proprio quella di aggredirne i conseguenti profili. Il risultato odierno deve essere letto, non solo come l’esito di un’azione svolta dalle Forze dell’Ordine, ma come il frutto di un lavoro di squadra. È stato istituito a tal riguardo un tavolo permanente con la partecipazione di tutti gli Attori sociali della provincia di Padova con l’obiettivo di fare rete e di sviluppare cultura antimafia – e per questo li ringrazio – coadiuvando l’azione dello Stato.

Il provvedimento odierno conferma quanto andiamo sostenendo sulla ineludibile necessità di proseguire su questa strada, facendo tutti muro contro le penetrazioni criminali. Il segnale che oggi intendiamo dare è che le mafie sono dietro l’angolo e se non agiamo assieme va a finire che le cosche mafiose acquisiranno sempre maggiori spazi economici e operativi, generando una ricchezza sporca e puzzolente. Padova deve riconoscere un problema che tutti assieme dobbiamo affrontare. Non deve prevalere la logica del profitto a ogni costo. Bisogna fermarsi a ragionare se sia meglio subire una pressione mafiosa per mandare avanti attività o segnalare alle Autorità competenti situazioni o circostanze che meritano un approfondimento adeguato. Solo con la consapevole opera fornita da tutta la Comunità possiamo impedire che le mafie mangino i territori di questa Provincia. A tutto campo interveniamo assieme per prevenire il pericolo delle infiltrazioni mafiose: Padova resti vigile”.

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ha commentato così la notizia dell’interdittiva antimafia emessa oggi dal Prefetto Raffaele Grassi.

“Voglio fare i miei complimenti all’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine che, coordinate dal Prefetto Grassi, hanno portato a termine un’operazione che tiene lontano dal nostro territorio le aziende sospette. La soddisfazione però va di pari passo alla preoccupazione: questo episodio mostra che le mafie sono molto più vicino di quello che pensiamo e che ormai usano i mezzi economici e finanziari per infiltrarsi nel nostro territorio. L’idea della criminalità organizzata è profondamente cambiata e di conseguenza deve adeguarsi anche chi la mafia la combatte. Dobbiamo stare vicino ai nostri imprenditori, sostenere le aziende sane che, se vanno in difficoltà, rischiano di soccombere e di essere preda di un sistema mafioso. A una settimana dalla giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia, che ricorre il 21 marzo, questo episodio così importante deve essere un segnale di speranza: le istituzioni ci sono. Ma delle istituzioni devono fidarsi anche gli imprenditori: se c’è un momento di difficoltà bisogna farsi aiutare dallo stato e non affidarsi a chi prospetta facili soluzioni che poi, spesso, si traducono in vere e proprie trappole”.

 

 

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