Nasconde un cellulare nel bagagliaio dell'auto dell'ex per monitorarla e seguirla costantemente
Per via dei continui atteggiamenti ossessivi e minatori dopo la fine della relazione, un 40enne di Villanova di Camposampiero è stato sottoposto al divieto di avvicinamento
Ogni donna dovrebbe sentirsi libera di porre fine a una relazione senza temere per la propria vita, eppure vi sono casi in cui la volontà non basta perché dall’altra parte non si è disposti ad accettare la rottura, sfociando anche in atti perseguibili penalmente o peggio, in femminicidio.
Onde evitare un tale risvolto, i Carabinieri di Pionca di Vigonza hanno emesso un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico nei confronti di un 40enne di Villanova di Camposampiero, accusato in ipotesi di persecuzione verso la ex compagna.
La prima rottura
Una storia travagliata cominciata nel maggio 2019 poi interrottasi dopo qualche mese nell’agosto dello stesso anno da parte della donna per via di alcuni atteggiamenti ossessivi e morbosi del compagno. Questi, non rassegnatosi alla parola fine, ha cominciato a pedinare la ex compagna, appostandosi nei luoghi da lei frequentati, e a tartassarla di messaggi vocali e telefonate insistenti.
Forse convinta che il 40enne fosse cambiato, gli è stata concessa una seconda possibilità, ma ben presto queste speranze sono andate in frantumi quando nei primi mesi del 2023 l’uomo presentava gli stessi atteggiamenti possessivi.
Nessun miglioramento
Anche in quest’occasione, il 40enne ha dimostrato tutta una serie di comportamenti persecutori e assillanti, contattandola in maniera compulsiva con l’invio di messaggi offensivi e minatori, appostandosi sotto la sua abitazione e pedinandola fino a installare nella parte posteriore dell’autovettura della donna un telefono cellulare al fine di monitorare i suoi spostamenti.
Scoperta poi la nuova relazione sentimentale di lei, il 40enne ha cominciato a pedinarla anche sul luogo di lavoro e a transitare in orari notturni davanti all’abitazione del nuovo compagno della donna.
Seconda denuncia
Giunta al limite e temendo per la propria incolumità, tanto da modificare sensibilmente le sue abitudini quotidiane, la ex compagna ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Pionca di Vigonza, prima l’8 maggio 2023 e poi il 1° marzo 2024.
Dopo aver ricevuto le denunce per atti persecutori, i militari coordinati dalla Procura di Padova hanno preso in carico gli elementi probatori nei confronti del 40enne a cui è stata quindi notificata la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e la colpevolezza dell'indagato potrà essere provata solo all'esito del giudizio.