indagine in corso

Morellato sotto la lente dell'antitrust per le vendite online

Anche il Codacons si è detto preoccupato poiché se l'indagine risultasse fondata sarebbe un doppio danno per i consumatori

Morellato sotto la lente dell'antitrust per le vendite online
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Martedì 25 marzo 2025 l'Agcm, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha eseguito un'ispezione degli uffici della Morellato, come quello nell'alto padovano, poiché sospettata di aver violato le normative europee.

Antitrust contro la Morellato

L'Antitrust ha aperto un'istruttoria nei confronti della Morellato, azienda di produzione e distribuzione di gioielli, poiché avrebbe stipulato contratti con i propri fornitori che gli impedirebbero di vendere i propri prodotti su siti di marketplace, come Amazon. Di fatto, come riporta il comunicato stampa dell'Agcm, l'azienda violerebbe l'art. 101 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea):

Morellato, primario operatore nel settore della produzione, commercializzazione e vendita di gioielli e orologi, sia a marchio proprio sia tramite altri marchi, proprietari e in licenza [...] ha infatti stipulato accordi di distribuzione selettiva in cui vieta esplicitamente agli esercenti l’utilizzo dei marketplace per la vendita dei suoi prodotti, riservandosi l’utilizzo delle piattaforme digitali di vendita, quali store dedicati sul marketplace.

Se dovesse essere confermato, l'azienda violerebbe anche il Regolamento numero 720 del 2022 della Commissione europea, che precisa che non si possono ostacolare le vendite dei propri distributori su internet e a determinati territori o clienti.

Le segnalazione

La segnalazione alle Autorità è arrivata da un cittadino anonimo sulla piattaforma Whistleblowing il 28 agosto 2024, nella quale veniva denunciato esplicitamente il divieto contrattuale per i propri distributori autorizzati di vendere su piattaforme online appartenente a soggetti terzi. Secondo l'informatore, l'azienda sfrutterebbe dei codici creati ad hoc per evitare la commercializzazione di prodotti contraffatti. Tuttavia, questo codice influirebbe anche sui venditori autorizzati poiché non gli permetterebbe di venderli su piattaforme come Amazon, dove Morellato ha il proprio virtual store.

Di fatto, il punto 31 del testo del provvedimento riporta:

Le condotte segnalate, che riguardano i rapporti commerciali fra Morellato e la propria rete di distributori, sembrano configurare ipotesi di una restrizione verticale, pattuita con i propri distributori autorizzati, consistente nell’esplicito divieto, di tipo discriminatorio e non proporzionato, di vendita di gioielli e orologi sui marketplace dove invece è attiva la stessa Morellato apparentemente non giustificate da esigenze di natura qualitativa.

Anche il Codacons, Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, si è detto preoccupato poiché, se l'accusa dovesse risultare vera, sarebbe un danno doppio per i consumatori. Infatti, da un lato limiterebbe la scelta d'acquisto dei consumatori, mentre dall'altro influenzerebbe direttamente i prezzi dei prodotti.

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