Inseguimento da film

Monselice, non si ferma all'alt e dopo la rocambolesca fuga si scopre che era un pregiudicato "coi fiocchi"

Il 31enne brasiliano, residente nel Lecchese, era oltretutto senza patente (mai presa) e aveva una sfilza di reati a suo carico

Monselice, non si ferma all'alt e dopo la rocambolesca fuga si scopre che era un pregiudicato "coi fiocchi"
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19 ottobre 2023, Monselice, non si ferma all’Alt, destinatario di un ordine di carcerazione inseguito e arrestato.

Monselice, non si ferma all'alt e dopo la rocambolesca fuga si scopre che era un pregiudicato "coi fiocchi"

Si tratta di Italo da Silva Frota, 31 anni, originario del Brasile, residente a Imbersago (LC), con molti precedenti che, nel pomeriggio di ieri, giovedì 19 ottobre 2023, a bordo della sua utilitaria, transitando per Monselice in Via S. Pietro Viminario si è imbattuto in un posto di controllo dei Carabinieri della Stazione di Monselice impegnati in servizio di prevenzione.

All’Alt imposto dai militari, l’uomo invece di accostare e fermarsi ha pigiato sull’acceleratore e si è dato alla fuga. Inseguito per diversi chilometri, i militari hanno attuato tutte le procedure di sicurezza per salvaguardare gli utenti della strada, mentre il veicolo inseguito ha rischiato più volte di collidere frontalmente con le autovetture in transito nel senso di marcia opposto. Giunti nel comune di San Pietro Viminario, il fuggitivo ha abbandonato la sua macchina per scappare a piedi tra i campi.

L'arresto dopo la rocambolesca fuga

Per sua sfortuna i militari intervenuti sono sportivi, allenati alla corsa e in breve lo hanno raggiunto, bloccato e arrestato. Procedendo alla sua identificazione, l’uomo, dai primi accertamenti, è risultato essere senza patente perché mai conseguita e destinatario di un ordine di carcerazione per pene concorrenti emesso dall’Autorità giudiziaria di Bergamo per i reati di maltrattamenti in famiglia commessi nel 2011, appena diciottenne, lesioni personali aggravate commesse nel 2014, e una serie di furti e rapine commesse nell’agosto del 2019 tra Imbersago e Cornate D’Adda in provincia di Lecco.

Vittime minacciate con il coltello sul luogo di lavoro

Vittime prescelte erano donne che minacciava con un coltello sul luogo di lavoro (una barista, un’addetta alla vendita in una gelateria…) o addirittura in casa: ad una signora del 1940 aveva strappato dal collo una collana in oro dopo essersi introdotto nell’abitazione scavalcando il balcone. L’uomo era stato già affidato in prova ai servizi sociali ma con il provvedimento eseguito dai Carabinieri di Monselice per l’interessato si sono aperte le porta del carcere di Padova dove dovrà scontare la pena residua di 3 anni, 7 mesi e 22 giorni.

Inoltre, per aver forzato il posto di blocco ed essere scappato guidando senza i titoli idonei è stato denunciato dagli stessi militari all’Autorità giudiziaria patavina a cui dovrà rispondere dei reati di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, nonché di guida senza patente.

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