San Giorgio delle Pertiche

Minaccia l'ex moglie con la pistola e le ruba il cellulare: la fuga del tunisino (senza patente) finisce a Mira

Il 27enne si era appostato nei pressi dell'abitazione della donna, a San Giorgio delle Pertiche, per poi aggredirla davanti al figlio

Minaccia l'ex moglie con la pistola e le ruba il cellulare: la fuga del tunisino (senza patente) finisce a Mira
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Cittadino tunisino arrestato dai Carabinieri di Cittadella.

Minaccia l'ex moglie con la pistola e le ruba il cellulare: la fuga del tunisino (senza patente) finisce a Mira

È finita a Mira (VE) la fuga di B.I. 27enne di origini tunisine che, nella serata del 05 febbraio scorso, violando un provvedimento di divieto di avvicinamento all’ex coniuge, si nascondeva nei pressi della sua abitazione di San Giorgio delle Pertiche e, vedendola arrivare in compagnia del loro figlio maggiorenne, la aggrediva minacciandola verosimilmente con una pistola, rapinandola anche del telefono cellulare che la donna cercava di usare per chiamare il 112.

Quella sera, solo l’arrivo di alcuni avventori di un vicino bar, richiamati dalle grida della donna, e il sopraggiungere dell’Arma di Camposampiero hanno scongiurato il peggio facendo desistere l’aggressore dai suoi intenti e fuggire in auto. A seguito dei fatti, la Procura della Repubblica di Padova aveva richiesto e ottenuto dal GIP presso il locale Tribunale l’emissione di una Ordinanza di Custodia cautelare in carcere in aggravamento della precedente misura violata.

Le immediate indagini avevano permesso ai militari del NORM di Cittadella assieme ai colleghi di Camposampiero di mettersi sulle tracce del ricercato. Così è stato nel pomeriggio di ieri, giovedì 16 febbraio 2023, allorquando il predetto è stato rintracciato in un’area di servizio di Mira mentre era a bordo della sua autovettura benché privo di patente di guida, già revocata in passato.

Dopo il fermo sono stati condotti ulteriori accertamenti presso l’ultima occasionale dimora dell’uomo, individuata a Preganziol, dove sono stati trovati € 660 in banconote contraffatte e per questo è stato deferito anche all’Autorità giudiziaria di Treviso. La vicenda trae origine da giugno 2022 allorquando la donna aveva denunciato l’ex coniuge, ieri tradotto presso la casa circondariale di Padova, per maltrattamenti in famiglia e per la diffusione sui social di immagini private corredate da commenti offensivi.

 

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