In provincia di Padova

Maltrattamenti e abusi sui minori, 205 i casi all'Ulss 6 Euganea nel 2024

L'Equipe Specialistica Interprovinciale "I Girasoli" si occupa della cura e protezione dei minori e delle loro famiglie

Maltrattamenti e abusi sui minori, 205 i casi all'Ulss 6 Euganea nel 2024
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Nel 2024 l'equipe specialista "I Girasoli" di Padova ha preso in carico 205 minori, tutti vittime di maltrattamenti o abusi sessuali.

I Girasoli e le altre Equipe

L'equipe è nata grazie ad un progetto pilota regionale a fine del 2002, con l'obiettivo di prevenire e contrastare le situazioni di maltrattamento, abuso e sfruttamento sessuale dei minori. Il progetto ha permesso l'attivazione di centri provinciali ed interprovinciali in tutta la regione. Infatti, dal 2018 sono attive 5 equipe specialistiche che prendono in carico il minore singolarmente o in piccoli gruppi e utilizzano strumenti come la Garden-therapy e l'arteterapia.

L'equipe è formata da: un neuropsichiatra infantile con qualifica di Referente Clinico, quattro psicologi psicoterapeuti e uno neuropsicomotricista con formazione specialistica ed esperienza in maltrattamenti e abusi.

I dati degli abusi su minori

Dei pazienti del 2024, tre hanno subito un reato sessuale da parte di altri minori, mentre 202 hanno subito gravi maltrattamenti o abusi sessuali, di cui una piccola parte ha subito entrambi. I nuovi assistiti in anno sono stati 139, mentre 66 sono in cura dall'anno precedente. Di questi, 177 pazienti hanno ricevuto consulenze a supporto dei servizi territoriali per migliorare l'efficacia dei trattamenti. Gli interventi hanno incluso valutazioni psicodiagnostiche, ascolto protetto e, in alcuni casi, anche nell'ambito giudiziario. Tra questi 41 hanno mantenuto i criteri clinici necessari per un trattamento terapeutico incentrato sul trauma. In totale sono stati dimessi 111 minori.

"I minori arrivano al Centro per traumi legati al maltrattamento su segnalazione dei Servizi sociali, sanitari o sociosanitari dopodiché una parte della nostra attività è dedicata anche alla collaborazione con l’autorità giudiziaria nell’ambito dell’ascolto dei minori per sommarie informazioni testimoniali e incidenti probatori", ha dichiarato la dottoressa Eleonora Sale, direttrice del progetto.

"In momenti così sfidanti dal punto di vista emotivo è importante avere a disposizione i mezzi per saper mettere a proprio agio un bimbo in modo che possa collaborare al meglio. Complessivamente, tuttavia il lavoro della nostra equipe, che è sovraprovinciale e comprende anche Rovigo, verte sull’aiuto ai minori che hanno subito forme di maltrattamento e questi nel tempo sono aumentati sia per una maggiore sensibilità sull’argomento che per un numero crescente di episodi.

La dottoressa ha sottolineato che bisogna mantenere alta l'attenzione sugli episodi di violenza assistita, cioè quando i minori non sono i destinatari delle azioni di violenza, ma vi assistono, soprattutto per quanto riguarda quelli all'interno delle mura domestiche.

Le criticità del servizio

Uno dei problemi che devono affrontare queste equipe è il periodo di attesa per l'accesso terapeutico diretto sul trauma perché le vittime subiscono diverse esperienze traumatiche per cui per affrontare il problema possono trascorrere anche 36 mesi. Per questo, tra gli obiettivi futuri per migliorare il servizio è presente anche una maggiore regolarità e stabilizzazione della vita quotidiana dei pazienti.

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