Che bottino!

Le indagini li portano dritti al tesoro: un cofanetto con monete antiche del valore di 50mila euro

Gli oggetti preziosi sono stati trovati all’interno di un’abitazione dell’hinterland padovano dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria e i poliziotti della Questura di Padova 

Le indagini li portano dritti al tesoro: un cofanetto con monete antiche del valore di 50mila euro
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Le evasive giustificazioni fornite circa la provenienza della merce rivenuta hanno indotto le forze dell'ordine ad effettuare gli opportuni approfondimenti

Le indagini li portano dritti al tesoro: un cofanetto con monete antiche del valore di 50mila euro

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale e il personale della Questura di Padova hanno rinvenuto, nel corso di una perquisizione delegata dalla locale Procura della Repubblica, più di 80 monete d’oro e di argento del valore di circa 50mila euro, risultate rubate 10 giorni fa al Convegno filatelico numismatico “Mutina 2023” tenutosi a Modena.

Gli oggetti preziosi sono stati trovati all’interno di un’abitazione dell’hinterland padovano, dove i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria e i poliziotti della Questura avevano fatto accesso nell’ambito di un’indagine condotta nei confronti di due soggetti per i reati di trasferimento fraudolento di valori e ricettazione, con particolare riguardo alla modalità di acquisto dell’immobile. La perquisizione disposta per ricercare le fonti di prova ha consentito di rinvenire tre cofanetti, al cui interno erano custoditi gli oggetti preziosi.

Monete del XVI e XVII secolo rubate a Modena ad un collezionista

Le evasive giustificazioni fornite circa la provenienza della merce rivenuta inducevano gli operanti ad effettuare gli opportuni approfondimenti. All’esito dei preliminari accertamenti, infatti, emergeva che pochi giorni prima a Modena, durante il Convegno numismatico “Mutina 2023”, un collezionista aveva subito il furto dei preziosi, che gli erano stati asportati da ignoti introdottisi furtivamente nell’abitacolo della sua autovettura. I beni, tra cui spiccano monete del XVI e XVII secolo, venivano sequestrati per essere restituiti all’avente diritto e al proprietario della villa è stata contestata anche la ricettazione del provento del furto. L’attività in parola testimonia l’efficacia della sinergia operativa tra l’Autorità giudiziaria e le forze dell’ordine, in ragione delle precipue competenze di ciascuna, per il contrasto di ogni forma di criminalità.

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