Latitanza finita per l'ex vicepresidente del Padova Oliviero Zilio: scovato a Santo Domingo
Insieme ad altri 7 ricercati è stato rimpatriato con il volo ferry di ieri
Dall’ex vice presidente del Padova calcio all’esperta nel furto dei gioielli, otto latitanti scovati nel buen ritiro di San Domingo.
Otto latitanti rimpatriati: tra loro l'ex vice presidente del Padova
Open Worlds. Questo il nome dell'operazione che si è conclusa ieri, mercoledì 3 giugno, con la partenza dall’AILA di otto italiani latitanti nella Rep. Dominicana sui quali pendevano condanne passate in giudicato o mandati di cattura per custodia cautelare e che vivevano e lavoravano nella Repubblica Dominicana.
I connazionali sono stati espulsi dal governo dominicano come “ospiti non graditi” e sono arrivati oggi in Italia scortati da polizia, carabinieri e guardie di finanza. L’operazione era già pronta a marzo e si è conclusa dopo tre mesi circa con la partenza, ritardata per l’epidemia di coronavirus, sull’aereo “ferry” Blue Panorama pieno di turisti italiani “bloccati”
Si è trattato nello specifico anche del primo banco di prova dell'abbinamento delle esigenze operative con le misure sanitarie. La scorta ha attuato un protocollo di autotutela e di garanzia per l'attraversamento delle frontiere. Il governo dominicano ha autorizzato il tutto con deroga al “coprifuoco”.
L’aereo della Blue Panorama di ieri era già al completo da diversi giorni. Tra i passeggeri ha viaggiato anche il menzionato gruppo di latitanti che da marzo si trovava recluso e in isolamento assoluto nel Vacacional de Haina, il centro di raccolta immigrati non haitiani. Insieme a loro un numero imprecisato di carabinieri, poliziotti e guardie di finanza, una parte non indifferente, quindi, del totale dei passeggeri.
Gli 8 latitanti rimpatriati: ecco chi sono
Sette uomini e una donna, Teresa Amante, 57 anni, siciliana, con una condanna a 13 anni per reati di truffa e di furto. Viveva in una villa con giardino e piscina e aveva anche amici facoltosi.
Tra gli altri per imputazioni legate al traffico di stupefacenti figuravano:
Salvatore Vittorio, 55 anni e Salvatore Galluccio, entrambi napoletani che operavano nel settore gastronomico locale come esperti manager dell’italian food di qualità.
Luca Finocchiaro, 43 anni di Latina ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma. Il suo processo non è ancora iniziato. È un imprenditore gastronomico noto e apprezzato dalla comunità italiana locale.
Luigi Capretto, 50 anni, napoletano, con una condanna passata in giudicato a otto anni per traffico di droga.
Sergio Cerioni, 64 anni, marchigiano, operante nel settore del commercio e della ristorazione.
Per bancarotta fraudolenta, invece, sono stati deportati:
Alessandro Levi, 63 anni, imprenditore bresciano, già condannato dal Tribunale di Brescia a 6 anni di reclusione. Si era sistemato a Las Terrenas.
Infine Oliviero Zilio, 67 anni, noto imprenditore edile del Nord est, condannato ad oltre 4 anni di reclusione sempre per bancarotta fraudolenta e reati finanziari, ex vicepresidente del Padova Calcio. Aveva realizzato un resort a circa 60 km da Santo Domingo.