Il report

Incidenti sul lavoro: Padova provincia del Veneto con più morti nei primi quattro mesi del 2025

Lo comunica lo studio dell'Osservatorio Vega: la provincia di Padova è zona rossa (con quella di Venezia e Vicenza) per incidenza infortuni mortali sul numero degli occupati

Incidenti sul lavoro: Padova provincia del Veneto con più morti nei primi quattro mesi del 2025
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Nella giornata di venerdì 6 giugno 2025, l'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering ha diramato il report coi dati aggiornati ad aprile 2025 in merito agli incidenti sul lavoro in Veneto.

Incidenti sul lavoro, la situazione del Veneto ad aprile 2025

Innanzitutto il punto sulla situazione nazionale: nel primo quadrimestre del 2025, sono 291 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 211 in occasione di lavoro (5 in più rispetto ad aprile 2024) e 80 in itinere (18 in più rispetto ad aprile 2024).

Alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (34). Seguono: Veneto (21), Campania (19), Piemonte e Sicilia (17), Toscana (16), Puglia (14), Lazio (13), Emilia-Romagna (10), Trentino-Alto Adige (9), Abruzzo (8), Umbria (7), Basilicata (6), Liguria e Calabria (5), Marche (4), Friuli-Venezia Giulia (3), Sardegna, Molise e Valle D’Aosta (1).

A finire in zona rossa ad aprile 2025 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 8,8 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sicilia e Campania. In zona arancione: Puglia, Toscana, Veneto, Molise, Piemonte e Calabria. In zona gialla: Liguria e Lombardia. In zona bianca: Marche, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Emilia-Romagna e Sardegna.

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale
  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale
  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale
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“Un primo quadrimestre da dimenticare. Perché dopo il giro di boa dei primi quattro mesi del 2025, le proiezioni per la fine dell’anno sembrano a dir poco pessimistiche quando si parla di vittime sul lavoro. Rispetto al primo quadrimestre del 2024 le vittime sono aumentate dell’8,6%. Si contano già 291 decessi, 23 in più dello scorso anno. Sette regioni sono in zona rossa e altre sei in zona arancione, le due fasce critiche in cui raccogliamo le regioni con tassi d’incidenza infortunistica superiori alla media nazionale - in questo modo, Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, commenta i dati più significativi dell’ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti e conclude -. A maggio è stato finalmente approvato il nuovo Accordo sulla formazione sulla sicurezza che obbliga tutti i datori di lavoro a ricevere un’adeguata informazione sulla normativa per la prevenzione degli infortuni: ci auguriamo che, grazie ad un’aumentata consapevolezza dei datori di lavori, migliori anche la sensibilità sulla sicurezza nelle aziende”.

Padova provincia con più vittime in Veneto ad aprile 2025

La zona arancione, quella in cui è entrato il Veneto a fine aprile 2025, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro al di sopra della media nazionale.

Infatti, a fine aprile 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto (9,4 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 8,8. Osservando nel dettaglio si scopre, poi, che Venezia si colloca in zona rossa con un indice di 13,6 e condivide la zona con Vicenza (12,8) e Padova (11,2). Seguono in zona arancione: Rovigo (10,0), Verona (9,2). Treviso (2,5) e Belluno (0,0) in zona bianca.

Sono 27 i decessi rilevati nel primo quadrimestre del 2025 (contro i 16 del 2024): 21 in occasione di lavoro (10 in più dello scorso anno) e 6 in itinere (1 in più del 2024).

A Padova la maglia nera per numero di vittime totali (7), seguita da Venezia, Vicenza, Verona (6), mentre Treviso e Rovigo contano 1 vittima. Venezia, Vicenza e Padova guidano poi la classifica delle vittime in occasione di lavoro (5). Seguite da Verona (4), da Treviso e Rovigo (1).

La situazione del Veneto ad aprile 2025

Alla fine di aprile 2025 le denunce di infortunio totali sono aumentate rispetto alla fine di aprile del 2024: erano 23.136 e ora sono 23.350.

È ancora la provincia di Padova a far rilevare il maggior numero di denunce totali di infortunio (4.669), seguita da Verona (4.591), Vicenza (4.432), Treviso (4.210), Venezia (3.809), Belluno (920) e Rovigo (719).

Sono 8.048 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (6.478 in occasione di lavoro) e 15.302 quelle degli uomini (13.593 in occasione di lavoro), mentre sono 2 le donne che hanno perso la vita: 1 in occasione di lavoro e 1 in itinere.

Le denunce dei lavoratori stranieri sono 5.744, di queste 4.868 quelle dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Sono 13 i lavoratori stranieri deceduti (su un totale di 27), 9 dei quali in occasione di lavoro.

Le Attività Manifatturiere, alla fine di aprile 2025, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (3.996). Seguite da: Costruzioni (1.394), Commercio (1.163), Trasporti e Magazzinaggio (1.100) e Sanità (1.038)

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