Padova

Il nome in codice per la “droga dello stupro” era “prosecco”: emesse quattro misure cautelari

Le persone sono accusate di aver importato dall'Olanda nella città euganea ingenti quantitativi di cocaina, mefedrone e Gbl.

Il nome in codice per la “droga dello stupro” era “prosecco”:  emesse quattro misure cautelari
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Importante operazione che ha permesso di sgominare la gang.

L’attività di indagine

La quadra mobile di Padova ha portato a termine l’importante operazione “G” che ha permesso di emettere quattro misure cautelari a carico di altrettante persone accusate di aver importato dall'Olanda nella città euganea ingenti quantitativi di cocaina, mefedrone e Gbl, più nota come la “droga dello stupro”. L’operazione ha coinvolto anche le province di Vicenza e Treviso. Tutto è iniziato da un 45enne residente a Limena e dipendente di una nota compagnia telefonica che vendeva la droga, sia sintetica che tradizionale mentre era in cassa integrazione.

Sono stati individuati i suoi due soci in affari: due padovani residenti a Noventa, ognuno con un ruolo ben preciso. Uno riceveva i clienti in casa, l’altro reperiva la merce, il Gbl che, per non farsi scoprire chiamavano “prosecco” oppure “G”. Loro cedevano la droga in cambio di denaro, portando i clienti nei locali di Padova o sfruttando le chat. Alle ditte di spedizione veniva giustificato l’acquisto della sostanza liquida per il restauro dei mobili.

Ricostruita la rete dei clienti

Grazie all’analisi delle chat sui cellulari dei due padovani e l’arresto di un 37enne tunisino, gli agenti sono riusciti a ricostruire la rete dei clienti che sono tutti destinatari di obbligo di dimora. Dall’indagine è emerso che gli indagati importavano il Gnl dall’Olanda dal 2018. Nello specifico si tratta di E.B. 47 anni che forniva Gbl e Cialis e di M.V di 53 anni, istruttore di fitness, che forniva cocaina e Gbl, entrambi di Vicenza mentre A.B di 32 anni di Conegliano procurava il mefedrone. Sono inoltre coindagati S.H di 37 anni, albanese, di Grumolo della Abbadesse (VI) che forniva la cocaina, V.F 60 anni di Fossò che procurava mefedrone e Gbl e infine N.B di 34 anni di Ponzano Veneto che procurava Gbl.

I complimento del Governatore

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo aver rivolto i suoi complimenti alle Forze dell’Ordine, ha commentato l’operazione della Mobile di Padova:

“Alla gratitudine per l’operazione della Polizia si affianca un senso di orrore e sdegno. Nella droga sequestrata oggi c’erano cocaina e altre pericolose sostanze, e ben sette litri di droga dello stupro. Il massimo dell’aberrazione. Ogni persona civile, di fronte a queste vicende, inorridisce ma i successi delle Forze dell’Ordine, frutto di lavoro e abnegazione fuori dal comune, ci rasserenano. La lotta è dura e impari, ma abbiamo la certezza che non sarà mai allentata. Per questi malfattori il primo pensiero sarebbe quello di buttare via le chiavi, ma purtroppo non si può. Mi auguro quindi che vengano perseguiti con il massimo rigore e, alla fine, ricevano la condanna più dura possibile secondo le leggi vigenti”.

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