Era un dominio uzbeko

Hacker Padova, sequestrato dalla Procura il sito web con i dati diffusi dai pirati

L'atto criminoso è riconducibile a un dominio uzbeko, prontamente inibito. Il dg Fortuna: "Coi criminali niente dialogo".

Hacker Padova, sequestrato dalla Procura il sito web con i dati diffusi dai pirati
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Sequestrato dal parte della Procura distrettuale veneziana il sito web contenente i dati diffusi dai pirati informatici, firmatisi lockbit 2.0, autori nelle scorse settimane dell'attacco hacker all'Ulss6 Euganea.

Hacker Padova, sequestrato dalla Procura il sito web con i dati diffusi dai pirati

"La Procura della Repubblica di Venezia ha dato un segnale importante e per questo è doveroso ringraziarla a nome di tutti gli utenti. Il risultato è stato raggiunto in tempi celeri e questo ci fa ben sperare, a tutela dei cittadini padovani e della nostra Azienda sociosanitaria".

Esordisce così il direttore generale dell'Ulss6 Euganea, Paolo Fortuna, commentando la notizia del sequestro dal parte della Procura distrettuale veneziana del sito web contenente i dati diffusi dai pirati informatici, firmatisi lockbit 2.0, autori nelle scorse settimane dell'attacco hacker all'Ulss6 Euganea.

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L'atto criminoso è riconducibile al dominio uzbeko lockbitatp.uz, prontamente inibito all'accesso di tutti gli Internet service provider italiani, grazie proprio alla tempestiva azione della magistratura.

"Da parte nostra - riprende Fortuna - continueremo a dialogare costantemente con gli investigatori per arrivare alla piena risoluzione di questa amara vicenda che, insieme ai nostri utenti, ci ha visto vittime di un'azione tanto criminale quanto vile, ancorché inaspettata e imprevedibile".

La minaccia

Il provvedimento dell'autorità giudiziaria ha reso i dati contenuti nel server non utilizzabili e divulgabili. Era proprio questa la minaccia che incombeva  in questi giorni, la volontà di diffondere i dati, personali e sanitari, se non fosse stato pagato un riscatto.

"La nostra ferma volontà è sempre stata quella di non dialogare in alcun modo coi criminali - sottolinea il dg dell'Ulss6 Euganea - e la tempestività dell'operazione disposta  dalla Procura e la sua concreta esecuzione da parte della Polizia dimostra che l'attenzione  è sempre alta, sia nei confronti di chi ci ha attaccato che di tutti coloro che cercano di arrivare a quei dati per procurarci un danno. Solo acquisendo quelle informazioni si rischiano pene severe".

"Non possiamo abbassare la guardia perché, in estrema trasparenza,  al momento non sappiamo con certezza se i criminali siano in possesso di altre informazioni, il loro numero e la tipologia - chiosa Fortuna - ma da parte nostra continueremo a garantire la massima assistenza ai nostri utenti".

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