Azienda Ulss 6 Euganea

Hacker all'attacco dell'Ulss 6, pubblicati dati sensibili sul dark web

I malviventi avevano chiesto un riscatto all'azienda sanitaria per non pubblicare i dati.

Hacker all'attacco dell'Ulss 6, pubblicati dati sensibili sul dark web
Pubblicato:
Aggiornato:

In merito all'attacco informatico subito il 3 dicembre scorso, l'Azienda Ulss 6 Euganea informa che i criminali, differentemente da quanto annunciato sul web con il rinvio di tre giorni dell'ultimatum, alle 23.20 di sabato 15 gennaio hanno attuato ciò che avevano minacciato. Ricordiamo che l'azienda Ulss 6 ha prontamente messo in atto specifiche azioni per ricostruire i fatti e identificare eventuali minacce latenti e rimuovere componenti potenzialmente compromesse.

La richiesta di riscatto

Fino ad oggi non sussisteva alcuna certezza che i malviventi fossero riusciti a venire in possesso di informazioni, in che quantità e il loro genere. I criminali avevano avanzato una richiesta di riscatto in denaro in cambio della non pubblicazione delle informazioni a loro dire sottratte all'azienda Ulss 6. Il fatto è stato denunciato alle forze dell'ordine e alla Procura della Repubblica.

L'Azienda possiede ancora il 100% dei dati

L'Azienda Ulss 6 è sempre rimasta in possesso del 100% dei dati e questo ha permesso di riattivare l'operatività e i servizi per gli utenti. La task force dell'Azienda Ulss6 è al lavoro per valutare entità e tipologia dei dati pubblicati. Si ricorda che le informazioni comparse sul dark web sono frutto di attività illegale e dunque, chiunque intendesse consultarle o utilizzarle, commetterebbe un reato. Le indagini ora cercheranno di individuare gli autori dell'azione criminale.

Le parole del direttore generale

Il confronto e lo scambio di informazioni con la Procura della Repubblica e il Garante per la protezione dei dati personali è costante. Si precisa che i dati, pur pubblicati, non sono accessibili a qualsiasi tipologia di utenza ma raggiungibili solamente da operatori informatici con competenze tecniche specifiche. "Siamo a disposizione dei nostri utenti - precisa il direttore generale Paolo Fortuna - e confidiamo che le indagini di Procura e forze dell'ordine, che ringraziamo per il supporto, permettano di individuare e fermare questi criminali".

Seguici sui nostri canali