Guardia di Finanza: 7 arresti e 51 perquisizioni in tutta Italia per reati fiscali
Perquisizioni in Veneto e in altre sei Regioni, tra i fermati un pentito di Cosa Nostra
Vasta operazione in 6 regioni della Guardia di Finanza: 51 perquisizioni e 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti, ritenuti parte di una associazione a delinquere dedita alla commissione di reati fiscali.
Operazione Pupari 2.o della GFD di Padova: perquisizioni in 6 regioni
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Padova, nell’ambito di una operazione denominata “Pupari 2.0”, diretta dalla Procura della Repubblica di Rovigo, hanno eseguito 51 perquisizioni e contestuali 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti, ritenuti parte di una associazione a delinquere dedita alla commissione di reati fiscali. Tra gli arrestati spicca un pregiudicato di “Cosa nostra”, già collaboratore di giustizia.
Le operazioni, svolte in Veneto, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia, hanno visti impiegati oltre 100 militari del Comando Provinciale di Padova e dei Reparti territoriali del Corpo competenti per territorio.L'indagine partita nel 2018: l'organizzazione trafficava in pellet
L'indagine è partita nei primi mesi del 2018 quando le Fiamme gialle euganee hanno cominciato a indagare sul 56enne Giuseppe La Rosa, noto pregiudicato con un passato tra le fila della mafia siciliana e residente nella Bassa Padovana. L'uomo si è scoperto essere il vertice di un'organizzazione che trafficava pellet e che, in pochi anni, sarebbe riuscita a evadere imposte per 10 milioni di euro.
Arresti e perquisizioni in tutta Italia
Le persone indagate nell'inchiesta "Pupari 2.0" sono al momento 21, per la gran parte residenti in Veneto. Arresti e perquisizioni si sono svolti in Veneto, Piemonte, Lombardia, Trentin Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia con oltre cento militari del comando provinciale di Padova e dei reparti territoriali.
Sette i soggetti arrestati e sottoposti a misure cautelari, a partire da Giuseppe La Rosa (56) e dalla figlia Rosanna (29), palermitani residenti a Megliadino San Vitale. Con loro anche Andrea Cesaro, 42enne di Montagnana residente a Borgo Veneto, il 35enne Roberto Sponchiado di Roncade (Treviso) e Danilo Sponchiado di Quarto d'Altino (Venezia) di 64 anni, Nicola Silvestrini, 52enne di Legnago (Verona) e Christian Pattis di Castelrotto (Bolzano).