Giovane padovano derubato e minacciato col coltello da una baby gang a Jesolo
Tre minorenni hanno tentato di rapinare un loro coetaneo: arrestati per rapina aggravata in concorso.
E' successo nel pomeriggio di lunedì scorso a un 18enne di Padova.
Brutta disavventura
Nel pomeriggio di lunedì scorso, verso le ore 18.50, un ragazzo appena maggiorenne, originario di Padova, in vacanza a Jesolo, ha segnalato alla Sala Operativa del Commissariato di Jesolo, con una chiamata sulla linea di emergenza 113, di essere stato appena rapinato in via dei Pioppi. In particolare, il ragazzo indicava che, mentre era a piedi assieme a due amici, era stato avvicinato da tre ragazzi in bicicletta che insistevano per cambiare del denaro. Uno di questi tre gli aveva sottratto una banconota da 50 Euro per poi allontanarsi.
Minacciato col coltello
Al tentativo del derubato di trattenere uno dei tre ragazzi, il soggetto che poco prima gli aveva sottratto la banconota era ritornato indietro, stavolta armato di un coltello, e lo aveva minacciato per consentire così anche al terzo suo complice di fuggire. Immediatamente scattavano le ricerche dei tre ragazzi, impiegando tutto il personale disponibile e, mentre una volante interveniva sul posto della rapina per acquisire dalla parte offesa maggiori informazioni sui fuggitivi, altri due equipaggi controllavano le vicinanze. In Piazza Marconi, poco dopo, venivano intercettati tre ragazzi corrispondenti alle descrizioni fornite dal rapinato, con tre biciclette identiche a quelle della descrizione fornita dal ragazzo derubato. Uno di essi, durante il controllo, tentava di disfarsi di un coltello serramanico di notevoli dimensioni, mentre un altro del terzetto risultava essere in possesso di una banconota ripiegata da 50 Euro, tenuta in un pacchetto di sigarette: il provento della rapina.
Tutti minorenni veneti
I tre soggetti, tutti minorenni veneti, venivano quindi accompagnati in Commissariato per gli ulteriori accertamenti. I tre minorenni venivano arrestati. Su ordine del PM Minorile titolare delle indagini, due ragazzi venivano affidati al competente Istituto per Minori di Treviso; il terzo veniva riconsegnato all’esercente la potestà genitoriale, presso l’abitazione di residenza. Il coltello e le tre biciclette, utilizzate per commettere il reato e con ogni probabilità di provenienza furtiva, venivano sequestrati. Sono in corso gli accertamenti volti alla individuazione dei proprietari delle biciclette.