Giovane di Cadoneghe fermato con una borsa sospetta, trovato con oltre 17 kg di droga
Dopo i primi cinque panetti trovati nello zaino, nel garage di casa sono stati trovati altri 10 kg di ketamina, 5 kg di marijuana, un kg e mezzo di hashish
In seguito al recente ritrovamento di un centro di stoccaggio, a Padova una vasta operazione antidroga condotta dalla Polizia di Stato ha portato all’arresto di un giovane di Cadoneghe per la detenzione di 17 chili e mezzo di droghe (in copertina: la droga sequestrata).
Fermato per un controllo
Tutto ha avuto inizio da un controllo stradale, quando gli agenti della Polizia hanno fermato il ragazzo in Via Guido Reni, mentre si trovava a bordo di un motociclo con un passeggero. Al momento dei controlli, i militari hanno notato come il giovane alla guida fosse sprovvisto di patente, mentre l'altro soggetto stava trasportando una borsa sospetta.
All'interno, gli agenti hanno trovato cinque panetti di hashish dal peso totale di mezzo chilo, un apparecchio per il sottovuoto, una bilancia domestica e un contenitore con residui di polvere bianca. Grazie all'immediato intervento della Polizia Scientifica, la sostanza è stata identificata come ketamina.
Si passa alla perquisizione
In seguito alla scoperta, i poliziotti hanno deciso di estendere la perquisizione all’abitazione del giovane in possesso dell’hashish, residente a Cadoneghe. Nel garage della casa, sono stati trovati altri 10 chili di ketamina, 5 chili di marijuana, un chilo e mezzo di hashish con lo stesso logo dei panetti precedentemente sequestrati: un coniglio su sfondo azzurro e scritte che evocavano gli effetti euforici della droga. A questo, si sono aggiunti altri 600 grammi di pasticche di ecstasy (MDMA) e altro materiale per il confezionamento.
La perquisizione presso l’abitazione del secondo giovane coinvolto non ha invece portato ad ulteriori scoperte.
L'arresto
Il giovane arrestato è stato immediatamente trasferito al carcere di Padova, su disposizione del Pubblico Ministero. Il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare del carcere. Tuttavia, il procedimento è ancora in fase di indagine preliminare, e l’arrestato dovrà considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva.
Le indagini proseguiranno con ulteriori analisi chimiche per determinare l'origine e la composizione delle droghe sequestrate, in particolare della ketamina, che sembra essere sempre più diffusa nella zona. Questo non è infatti il primo sequestro di ketamina condotto dalla Polizia di Padova: già lo scorso agosto, operazioni simili avevano portato alla scoperta di altre quantità rilevanti di questa sostanza.
Secondo una recente analisi condotta dall’EMCDDA – l’agenzia dell'Unione europea che si occupa di monitorare e valutare la situazione delle droghe e delle tossicodipendenze in Europa –, la KETAMINA risulta ampiamente utilizzata fra alcuni giovani da sola o in associazione ad altre sostanze, tra cui proprio polveri e compresse di MDMA. In occasione di accessi ospedalieri per intossicazione acuta, alcuni reparti di emergenza ospedalieri in Europa hanno indicato anche la cocaina come sostanza spesso segnalata in associazione alla ketamina. Sniffata oppure iniettata, la ketamina è stata collegata a vari danni acuti e cronici dipendenti dal dosaggio, tra cui tossicità neurologica e cardiovascolare, problemi di salute mentale e complicazioni urologiche.