Si sta per concludere il processo a Erik Zorzi per l’omicidio volontario dell’ex compagna Nicoleta Rotaru, avvenuto il 2 agosto 2023 ad Abano Terme. Di fatto, il pubblico ministero, Maria D’Arpa, chiede l’ergastolo per il camionista 42enne, oltre che gli venga tolta la potestà genitoriale nei confronti delle figlie.
L’omicidio di Nicoleta Rotaru
Nella giornata di ieri, mercoledì 10 settembre 2025, durante il processo in aula, Zorzi ha chiesto di uscire mentre il pm ricostruiva la notte dell’omicidio. In particolare, ad angosciare Erik, che si è sempre dichiarato innocente, potrebbero essere stati gli stessi audio che lo hanno smascherato.
Infatti, inizialmente si pensava fosse stato un suicidio, ma, per via di diversi dettagli, le forze dell’ordine hanno capito che non era così e sette mesi dopo l’omicidio hanno arrestato Erik Zorzi. Più precisamente, la porta del bagno era stata smontata per poter inscenare che Nicoleta si fosse chiusa all’interno o che le urla di quella notte fossero solo il frutto di un tentativo respinto di avere rapporto sessuale.
Finché non c’è stata la scoperta: gli audio incriminatori. In particolare, Nicoleta temeva così tanto per la sua vita che aveva iniziato a registrare molte delle conversazioni con Erik, raccogliendo migliaia di ore di registrazione. Inoltre, tra quei file audio, c’è anche quello del suo omicidio e le sue ultime parole.
Erik Zorzi e la sentenza
Il movente dell’omicidio sarebbe stata la gelosia, infatti, l’ex moglie aveva iniziato a frequentarsi con un altro uomo, Mirko. Nello specifico, lei ed Erik non vivevano più insieme dal 2023, ma il 42enne avrebbe provato più volte a ricostruire il rapporto.
Ciò era diventata una situazione spiacevole per entrambi, tant’è che Nicoleta stava pianificando di cacciare di casa Erik. Di fatto, anche il pubblico ministero ha sottolineato che, nonostante i Carabinieri siano andati più volte a controllare, non sono stati segnalati in Procura e che non è mai stato attivato il Codice Rosso. Anche da parte di Rotaru non era mai arrivata una denuncia formale nei confronti dell’ex marito.
La sentenza è fissata per il 29 settembre: in quella data, oltre alle arringhe di chiusura degli avvocati della difesa e alle richieste della parte civile, sarà pronunciato il giudizio su Erik Zorzi.