Fatos Cenaj, colpito alla testa: autopsia e perizia balistica faranno luce sull’omicidio di Fontaniva
Gli investigatori sperano di capire almeno il calibro del proiettile che ha attraversato il cranio del 59enne

Il pubblico ministero Maria Ignazia D'Arpa, nella giornata di venerdì 13 giugno 2025, ha incaricato il medico legale Rafi El Mazloum di eseguire l'autopsia del corpo e la perizia balistica di Fatos Cenaj, al quale hanno sparato domenica scorsa a Fontaniva.
L'omicidio di Fatos Cenaj
Dopo tre giorni di sofferenza, l'accusa di "tentato omicidio" è diventata di "omicidio volontario". Infatti, Fatos Cenaj è morto per un colpo d'arma da fuoco in testa di cui non si sa ancora chi sia il colpevole o da dove abbia sparato. Il mistero è iniziato la mattina di domenica 8 giugno, quando il 59enne si è accasciato in strada di fianco alla sua bici a tre ruote.
Inizialmente si pensava che la pozza di sangue fosse dovuta a una caduta, ma, una volta arrivato all'ospedale di Padova, con una Tac si sono scoperti i fori lasciati dal proiettile. Nello specifico, la pallottola gli ha attraversato il cranio dietro all'orecchio per poi uscire vicino alla tempia.
Fatos, che secondo quanto dice la moglie non aveva nemici, è rimasto tre giorni in terapia intensiva, senza mai riprendere conoscenza prima di morire. Nel frattempo, le forze dell'ordine hanno cercato indizi nella zona dello sparo, in via Casoni Basse, ma senza ottenere grandi risultati. In effetti, nonostante l'uso dei metal detector, il bossolo e il proiettile non sono stati trovati, alimentando l’ipotesi di un omicidio premeditato.
Le indagini
Le indagini non si fermano, ma si spera che l'autopsia dia maggiori informazioni agli investigatori visto che, da quella fatidica domenica mattina, sono state coperte diverse piste, ma senza nuove scoperte. Infatti, sono già state controllate le videocamere di sorveglianza per vedere quali auto siano passate in zona e sono state interrogate circa trenta persone. Inoltre, sono state controllate anche le celle telefoniche per verificare quali cellulari si siano connessi all'antenna telefonica della zona.
Le forze dell'ordine stanno lavorando per escludere più opzioni possibili, come quella della cartuccia da caccia. In effetti, tra le prime ipotesi c'era anche quella che vedeva un ipotetico cacciatore sparare il colpo e beccare Fatos per sbaglio, poi esclusa per la mancanza di prove nella vegetazione vicina alla scena del crimine.
Per il momento l'identità di chi stava dall'altra parte del mirino rimane ancora un mistero, ma si spera di raccogliere maggiori informazioni sull'assassino grazie all'autopsia del corpo di Fatos Cenaj. Sarà anche eseguita la perizia balistica per capire la distanza e la dinamica dello sparo, oltre al tipo d'arma utilizzata. Di fatto, con un'analisi dettagliata si potrà scoprire almeno il calibro del proiettile che ha attraversato il cranio del 59enne, che ha lasciato così moglie, figlia e due nipotine.