Nella giornata di lunedì 25 agosto, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Padova hanno eseguito il provvedimento di sospensione della licenza per 60 giorni, disposta dal Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, ai sensi dell’articolo 100 T.U.L.P.S., a carico di un’associazione culturale situata a Este.
Da circolo privato a discoteca
Il provvedimento è stato adottato a causa di situazioni di rischio per la sicurezza e l’incolumità pubblica in quanto, la notte del 6 luglio scorso, a seguito di un controllo effettuato da personale dell’Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, è emerso che il circolo privato in questione svolge attività di intrattenimento musicale in violazione della normativa in materia di pubblici spettacoli, ed è frequentato da persone con a carico precedenti penali e di polizia, in particolare in violazione delle norme in materia di sostanze stupefacenti.
L’ispezione congiunta dello scorso 6 luglio era stata organizzata a seguito di segnalazione pervenuta alle Forze dell’Ordine relativa al fatto che il circolo privato venisse gestito come una vera e propria discoteca aperta al pubblico, con l’ingresso di persone anche non associate e in assenza di un addetto all’entrata che verificasse il possesso della tessera associativa.
Avventori senza tessera e lavoratori stranieri in nero
Al momento del controllo venivano identificati 35 avventori, tutti sprovvisti di tessera associativa e la maggior parte con a carico precedenti penali di polizia per reati contro la persona, contro il patrimonio e in violazione della legge sugli stupefacenti.
Tre lavoratori di origini straniere venivano impegnati “in nero” nella gestione del locale e privi di permesso di soggiorno, mentre al presidente del circolo, 40enne cittadino marocchino, risultato gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e per reati in materia di stupefacenti, già erano state rilevate e contestate violazioni nelle materie concernenti pubblici spettacoli, condizioni igienico sanitarie dei locali, sfera fiscale e impiego di lavoratori clandestini.
In quella circostanza, durante il controllo è stato rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti all’interno del locale un involucro contenente alcune dosi di sostanza stupefacente poi risultata essere cocaina e altra sostanza, dello stesso tipo, era stata trovata in possesso di un avventore di origini marocchine risultato altresì irregolare sul territorio nazionale.
Precedenti controlli delle forze dell’Ordine avevano permesso di identificare altri avventori del circolo i quali, in più occasioni, erano stati trovati in possesso di cocaina.
I precedenti
A gennaio 2025 vi era stato un intervento per aggressione a una donna picchiata da quattro cittadini marocchini suoi connazionali nel parcheggio del locale, i quali le avevano provocato la frattura di una caviglia.
Ad ottobre 2024, un cittadino marocchino era stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di otto dosi di cocaina e, alcuni giorni prima, al di sotto di un veicolo parcheggiato davanti al locale, erano stati rinvenuti e sequestrati a carico di ignoti due involucri contenenti oltre 50 grammi di hashish e alcuni grammi di cocaina.
A giugno 2024 veniva identificato un cittadino marocchino nel parcheggio della discoteca a bordo di un veicolo rubato che veniva denunciato per ricettazione e arrestato in quanto risultato destinatario di un Ordine di Carcerazione. Alcuni giorni prima veniva effettuato un intervento all’esterno del locale per rapina ad opera di quattro cittadini marocchini che avevano derubato del borsello un connazionale provocandogli altresì delle lesioni.
A maggio 2024 un cittadino marocchino veniva denunciato per detenzione ai fini di spaccio di oltre 13 grammi di cocaina “in sasso” e, a febbraio 2024, un cittadino marocchino nei pressi dell’ingresso della discoteca veniva controllato con una mazza di legno di 63 cm e denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere; lo stesso giorno, sempre all’entrata del locale, veniva controllato un cittadino tunisino in possesso di alcuni grammi di hashish.