Questura di Padova

"E' arrivato il vino bianco, molto buono...": così il pusher minorenne promuoveva coi clienti la cocaina

Altri due pusher sono stati invece arrestati dai poliziotti tra Padova e Campodarsego, mentre un complice italiano denunciato anche per il possesso di coltelli e di una catana

"E' arrivato il vino bianco, molto buono...": così il pusher minorenne promuoveva coi clienti la cocaina
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Attività di Polizia giudiziaria a Padova e provincia.

"E' arrivato il vino bianco, molto buono...": così il pusher minorenne promuoveva coi clienti la cocaina

“Sono tornato, è appena arrivato il vino bianco molto buono …non ti pentirai”. Con questo messaggio pubblicitario un pusher minorenne invogliava i clienti ad acquistare da lui cocaina. Sorpreso a spacciare è stato denunciato dai poliziotti della Sezione “Criminalità Diffusa” della Squadra Mobile della Questura di Padova.

Altri due pusher sono stati invece arrestati dai poliziotti tra Padova e Campodarsego, mentre un complice italiano denunciato anche per il possesso di coltelli e di una catana.

Era stato già notato da alcuni residenti sostare a ridosso del campo sportivo di Via Monte Cengio, avvicinarsi a dei veicoli giunti appositamente sul posto e consegnare ai conducenti degli involucri, ricevendone in cambio delle banconote. Così è stato colto nuovamente in flagranza dagli agenti della Squadra Mobile un 17enne tunisino pregiudicato per stupefacenti.

Il messaggio promozionale

Nel primo pomeriggio di venerdì, transitando proprio per via Monte Cengio e soffermandosi dinanzi il campo sportivo, gli agenti hanno infatti il giovane avvicinarsi ad un’autovettura ed effettuare uno scambio col conducente. Controllato quest’ultimo, un autotrasportatore ultracinquantenne di Casale di Scodosia (PD), i poliziotti hanno accertato che oggetto dello scambio erano stati una dose di cocaina e la somma di 40 euro. Nel telefono del cliente era ancora presente un messaggio di testo col quale veniva invogliato all’acquisto della cocaina: “… è appena arrivato il vino bianco molto buono chiamami non ti pentirai …”.

Il giovane pusher ha tentato la fuga saltando numerose recinzioni di abitazioni, prima di essere raggiunto ed immobilizzato da uno degli agenti più giovani. Nella circostanza ha posto in essere anche resistenza. Condotto negli uffici della Questura è emerso avere già numerosi pregiudizi di Polizia e precedenti penali, fra cui numerose resistenze a P.U., diversi danneggiamenti, addirittura in un’aggressione a carico di un automobilista, da lui colpito, assieme ad altri suoi complici, appena l’estate precedente, nelle adiacenze del parcheggio di un supermercato proprio di via Monte Cengio, con calci e pugni, fino a provocargli la fuoriuscita di sangue dalle orecchie.

Gli stessi agenti lo avevano arrestato il settembre successivo in via Palestro, unitamente ad altro minore, all’interno di un appartamento intento a confezionare su di un tavolo 70 dosi di cocaina ed in possesso di due panetti di hashish. Il Tribunale per i minori di Venezia - Sezione penale – lo ha già condannato per quest’ultimo fatto a 10 mesi di reclusione (pena sospesa), con una sentenza passata in giudicato lo scorso 28 agosto. Il giovane straniero è stato nuovamente deferito all’Autorità giudiziaria per i minori di Venezia e poi affidato ai servizi sociali di Padova.

Gli altri due arresti

Sempre i poliziotti della Squadra Mobile hanno poi arrestato un 41enne tunisino irregolare, anche lui pregiudicato per stupefacenti, oltre che per reati contro la persona e la P.A.. Nel corso della medesima attività di contrasto, un altro equipaggio ha notato sopraggiungere in via Vigonovese un’Audi A3 nera sospetta, con a bordo due soggetti stranieri, i quali effettuavano una sosta in un’area parcheggio, rimanendo in attesa all’interno del veicolo. Subito dopo gli agenti hanno notato avvicinarsi all’auto un 24enne (un operaio di Codevigo), il quale ricevuto dallo straniero seduto lato passeggero un involucro, e consegnato a sua volta in cambio alcune banconote, si ricongiungeva ad un suo amico, un 33enne, anche lui operaio, di Albignasego, assieme al quale si accingeva a divedere quanto appena acquistato.

Gli agenti hanno a quel punto bloccato tutti i soggetti coinvolti ed accertato che poco prima i due acquirenti avevano telefonato al pusher e concordato l’acquisto della dose di cocaina al prezzo di 40 Euro. I due operai ammettevano il fatto di aver diviso la somma, intenzionati a spartirsi la dose. Il 41enne pusher, prima di salire a bordo dell’auto dei poliziotti, si rivolgeva ai due clienti, urlandogli contro, allo scopo di intimidirli: “io non vi conosco!”.

Un altro arresto è stato compiuto a Campodarsego (PD). Su richiesta di alcuni cittadini di quel centro, i poliziotti hanno effettuato alcuni controlli di autovetture e soggetti sospetti anche in provincia. Durante tale attività gli agenti non hanno potuto fare a meno di notare il passaggio di un ciclomotore Piaggio “Vespa” con alla guida un pregiudicato italiano di 54anni e come passeggero uno straniero, un tunisino di 24anni irregolare e con precedenti di polizia per stupefacenti e possesso di armi. All’atto del controllo proprio lo straniero è stato trovato in possesso di due involucri contenenti 13 dosi di cocaina. Il 54enne è stato invece trovato in possesso di 2 coltelli a serramanico.

La perquisizione presso l’abitazione di quest’ultimo, a Campodarsego (PD), ha fatto rinvenire residui di altra sostanza stupefacente, un bilancino elettronico di precisione intriso di polvere bianca, del materiale da confezionamento ed una catana. L’italiano è stato denunciato a piede libero per il possesso ed il porto in luogo pubblico di armi, mentre il tunisino è stato arrestato ed anche lui trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di giudizio.

 

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