San Martino di Lupari

Diletta Miatello, sconto di pena per il duplice omicidio dei genitori

La Corte d'Appello di Venezia ha accettato l'accordo tra Procura e difesa che prevede una diminuzione di pena per l'ex vigilessa

Diletta Miatello, sconto di pena per il duplice omicidio dei genitori
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Nella giornata di lunedì 16 giugno 2025, la Corte d'Appello di Venezia ha deciso di diminuire di quattro anni e mezzo la condanna di Diletta Miatello, responsabile di aver ucciso i genitori il 26 dicembre 2022 a San Martino di Lupari.

Sconto di pena per quattro anni e mezzo

La pena iniziale, inflitta in primo grado di giudizio, prevedeva che Diletta Miatello scontasse 28 anni di reclusione, dopo aver rifiutato la richiesta per l'ergastolo del pubblico ministero Marco Brusegan. Di fatto, i giudici avevano escluso l'aggravante della crudeltà riconoscendo la malattia mentale dell'imputata.

Nello specifico, l'ex vigilessa 53enne era stata visitata dallo psichiatra Alessandro Saullo che, nonostante abbia riconosciuto un lieve disturbo della personalità, al momento dell'omicidio era capace di intendere e di volere.

L'udienza lampo del 16 giugno è stata solo per prendere atto dell'accordo tra la Procura e le parti della difesa, nonostante sia stato depositato in ritardo. Di fatto, bisognava depositarlo 15 giorni prima dell'udienza, ma la Corte lo ha ritenuto valido comunque, anche perché la 53enne si trova ancora nel carcere di Trento.

Lo sconto di pena è arrivata dopo che la Corte non aveva concesso l'assoluzione per il riconoscimento di vizio di mente, riconoscendo comunque un disturbo della personalità. Di conseguenza, Procura e difesa, rinunciando a ulteriori impugnazioni, hanno trovato un accordo per una condanna a 23 anni e 6 mesi, ratificato nell'udienza di ieri.

 

Il duplice omicidio

La 53enne, nella notte del 26 dicembre del 2022, si scagliò con estrema violenza contro i genitori: la madre Maria Angela Sarto, 84enne, e il padre Giorgio Miatello, 89enne. La mattanza si svolse a casa della coppia, in via Galilei.

Ad accorgersi di quanto era accaduto, non fu la badante che seguiva i due anziani, ma la sorella dell'ex vigilessa, Chiara, che si trovò davanti a una scena raccapricciante. Di fatto, Chiara arrivò alle 11, mentre la colpevole era fuggita a Romano d'Ezzelino, e trovò la madre morta dissanguata a letto: il suo volto era tumefatto, graffiato e con dei tagli causati da dei pezzi di ceramica che erano poco distanti da lei.

Il padre, invece, era in cucina, agonizzante, ma ancora cosciente. Infatti, all'arrivo di Chiara, le avrebbe detto:

"È stata lei, è stata tua sorella".

Nonostante le ferite al volto e al cranio era ancora vivo. Per questo era stato elitrasportato d'urgenza all'ospedale di Padova, dove rimase fino al 3 febbraio 2023, quando venne trasferito in una casa di cura. Purtroppo però, nonostante le sue condizioni di salute sembrassero migliorate, il pomeriggio del 2 marzo si spense anche lui.

Diletta Miatello

Gli investigatori ricostruirono le instabilità psicologiche di Diletta che, dopo la separazione dal marito e aver perso l'affidamento del figlio, era tornata a vivere accanto ai genitori.

Diletta Miatello

Tuttavia, la figlia discuteva molto spesso con la coppia, soprattutto per motivi di denaro, visto che aveva abbandonato il posto da vigilessa della Polizia locale di Asolo, nel Trevigiano. Di fatto, da quando si era licenziata, non era più riuscita a trovare un lavoro.

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